Chi guidando elimina dalla vita per abuso di alcol e droga deve essere eliminato dalla guida. Ovvero dev’essere condannato all’ergastolo della patente, a non potersi più mettersi al volante per il resto dei suoi giorni. A chiederlo a gran voce, nei giorni scorsi, sono stati i rappresentanti di diverse associazioni (dall’associazione amici polizia stradale, a quelle intitolate a Lorenzo Guarnieri e Gabriele Borgogni) che hanno lanciato una raccolta di firme online a sostegno dell’introduzione del reato di omicidio stradale proposto dal ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri, con la prima firma posta dal sindaco di Firenze, Matteo Renzi, e che nei casi di guida sotto effetto di alcol o droghe, hanno anche richiesto l’aumento delle pene minime e l’arresto in flagranza di reato. Ma sarebbe davvero legale e costituzionale introdurre una condanna a vita che impedisca a una persona di tornare a guidare? Continua a leggere