Il rischio sarebbe quello di pericolose aritmie. L’inquinamento torna sul banco degli imputati con il monossido di carbonio, gas mortale ad alte concentrazioni, che può far danni al cuore anche quando è presente nell’aria ai livelli tipici delle metropoli trafficate. Uno studio dell’Università di Leeds spiega infatti che l’inquinante agisce alterando la “cabina di regia” del battito cardiaco, aumentando il rischio di aritmie. La conferma arriva dal lavoro realizzato dal team di Chris Peers pubblicato sull’American Journal of Respiratory and Critical Care Medicine. In pratica, il monossido di carbonio mantiene aperte per un periodo superiore al dovuto particolari strutture delle cellule muscolari cardiache (i canali del sodio), mandando in tilt tutto il meccanismo che permette al cuore di “resettarsi” prima di un nuovo battito. Continua a leggere