Eccolo, dopo 26 anni di attesa. Il Piano nazionale per lo sviluppo aeroportuale ha preso il volo martedì 29 gennaio con l’Atto d’indirizzo emanato dal ministro dello Sviluppo, Infrastrutture e Trasporti, Corrado Passera. Le parole chiave sono riduzione degli aeroporti, meno costi pubblici e scali più efficienti. Attualmente in Italia ci sono 112 aeroporti, di cui 90 aperti al solo traffico civile, 11 militari aperti al traffico civile e 11 esclusivamente a uso militare. Troppi. Il Piano mira a “ridurre la frammentazione esistente”, si legge in una nota, “e favorire un processo di riorganizzazione ed efficientamento, formula una proposta di individuazione degli aeroporti di interesse nazionale, che costituiranno l’ossatura strategica su cui fondare lo sviluppo del settore nei prossimi anni”. Continua a leggere