“Alleluia: dopo tre anni che lo diciamo ora tutti se ne accorgono”. Non è riuscito a trattenere il sarcasmo Paolo Uggè, presidente di Conftrasporto e vice presidente di Confcommercio, di fronte al clamore suscitato dalla notizia, pubblicata prima da un quotidiano e poi ripresa sul web, di dipendenti italiani pagati in Italia (a Pavia per la precisione) con moneta rumena. Trecento euro al mese, senza contributi, versati solo in parte con moneta della comunità e in parte invece in leu, la valuta rumena, che una multinazionale del settore della logistica e dei trasporti ha versato ai dipendenti assunti con un contratto rumeno. Continua a leggere