La mappatura dei ponti stradali e autostradali è una questione della massima urgenza: è indispensabile per sapere quante strutture nelle condizioni di quelle che sono crollate negli ultimi mesi ci sono in Italia e fare prevenzione. Inoltre, in attesa di poter disporre, quanto prima, di questo strumento irrinunciabile, sarebbe opportuno verificare fra le strutture esistenti, quantomeno le più frequentate, per scoprire se siano in grado di sopportare il peso di mezzi molto pesanti Da 15 anni ci sono automezzi che viaggiano con carichi da 108 tonnellate al solo scopo di compiere un viaggio anziché tre. Dài e dài, anche la struttura più solida qualche segno di ‘stanchezza’ potrebbe darlo”. Ad avanzare al Governo la richiesta con “massima priorità” è stato il presidente di Conftrasporto e vicepresidente di Confcommercio Paolo Uggè, immediatamente dopo aver avuto notizia del nuovo crollo di un cavalcavia, a Fossano, in provincia di Cuneo, il terzo nel giro di pochi mesi dopo la tragedia di Annone Brianza e quella in autostrada ad Ancona. Continua a leggere
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Tre ponti crollati in sei mesi sono sufficienti per far partire i controlli e giustificare una “mappa”?
Quanti altri cavalcavia dovranno crollare sotto il peso del silenzio e dei controlli non fatti? E’ questa la domanda che Paolo Uggè, presidente di Conftrasporto, aveva posto, dalle pagine di stradafacendotgcom24 e dal sito www.conftrasporto.it, all’indomani della tragedia del 28 ottobre 2016 ad Annone Brianza, in provincia di Lecco, dove un uomo era rimasto sepolto nella sua Audi A3 stritolata dal cavalcavia crollato mentre veniva attraversato da un tir carico di bobine di metallo, ferendo anche sei persone. La stessa domanda se la stanno rivolgendo milioni di italiani oggi dopo il crollo di un nuovo cavalcavia avvenuto a Fossano in provincia di Cuneo, schiantatosi sulla strada sottostante dove una pattuglia di carabinieri si era fermata per allestire un posto di blocco e dove solo per miracolo non ci sono state vittime. Una tragedia solo sfiorata, mentre purtroppo così non era stato lo scorso 9 marzo quando un ponte era crolla sulla A14 all’altezza di Camerano, tra Loreto e Ancona Sud, uccidendo un uomo e una donna. Continua a leggere
Patente subito sospesa a chi usa il telefonino al volante: il decreto firmato già a maggio?
Un autista allontana gli occhi dal volante per pochi istanti, giusto il tempo di scorrere con lo sguardo poche righe scritte su un sms appena ricevuto. Solo una manciata di secondi, sufficienti però a causare un impatto devastante e a uccidere sette persone. La scena appena descritta non è reale: è tratta dal film “Sette anime” con Will Smith, ma farla diventare reale è facilissimo: in pratica può avvenire in ogni istante della giornata su milioni di auto su decine di migliaia di strade e autostrade d’Italia. Già, perché quello che l’attore americano fa sul set lo fanno moltissimi automobilisti quotidianamente, ignorando gli Sos lanciati più volte da chi, prove scientifiche alla mano, ha dimostrato come questo banale gesto possa rallentare almeno del 30 per cento i tempi di reazione, aumentando esponenzialmente la possibilità di essere coinvolti in un incidente. Continua a leggere
Italiani al volante: bravi a parole, spericolati nei fatti. Rispettiamo il Codice della strada, anzi no
Promossi in teoria e bocciati nella pratica. A parole va tutto bene, ma poi, nei fatti, è tutta un’altra storia. Gli italiani dicono di rispettare il Codice della strada, ma scavando a fondo si scoprono continue infrazioni. È quanto emerge dall’indagine “Stetoscopio – Il sentire degli assicurati italiani”, promossa dalla compagnia assicurativa online Quixa sul tema della sicurezza sulle strade e condotta dall’istituto di ricerca Mps Evolving Marketing Research. In media oltre due terzi di guidatori (il 72 per cento) dichiarano di rispettare rigidamente tutte le norme stradali, ma indagando sui singoli comportamenti al volante “il castello di carte cade”. Continua a leggere
Troppi morti in incidenti che non vedono coinvolti altri veicoli, l’Italia deve fare di più
In Italia si muore da soli. Anche sulle strade. Nell’Unione europea, una vittima della strada su tre perde la vita in collisioni che non vedono coinvolti altri veicoli. E nel nostro Paese la mortalità in questo tipo di incidenti è diminuita meno della media e resta più alta rispetto al resto d’Europa. Tra le cause principali, spiega l’Aci, in un comunicato, “l’anzianità del nostro parco veicolare, carente di dispositivi di sicurezza attiva”. Ma anche le strade possono fare molto. Continua a leggere
Bmw Serie 5, la sicurezza merita cinque stelle. Dai crash test tre stelle al furgone Fiat Doblò
Promossa in sicurezza a pieni voti. La Bmw Serie 5 ha ottenuto le cinque stelle, il massimo, nella terza serie di test EuroNcap 2017, il progetto internazionale di valutazione degli standard di sicurezza delle auto nuove di cui è partner l’Aci. Grazie “alla completa dotazione dei dispositivi di assistenza alla guida (ADAS)”, spiega l’Aci in una nota, la vettura tedesca offre “ottime performance” e raggiunge il “massimo punteggio del protocollo EuroNcap”. Per la Bmw Serie 5 c’è “soltanto qualche piccola criticità per la prova ‘pedone’, per quanto riguarda la protezione della zona pelvica”. Continua a leggere
Con le gomme sgonfie aumentano i costi e diminuisce la sicurezza. Fatele controllare gratis
Un’auto su due circola con le gomme sgonfie. Una situazione che fa diminuire la sicurezza e aumentare i costi legati al consumo di carburante. Per questo prima di mettersi in viaggio “la raccomandazione è quella di andare da un gommista per far fare un controllo visivo dello stato dei pneumatici e per il gonfiaggio. Un’operazione che, nonostante i rivenditori specialisti effettuino gratuitamente, non viene eseguita dagli automobilisti”. Lo spiega una nota di Pneumatici sotto controllo diffusa in occasione della presentazione di Vacanze Sicure, l’iniziativa realizzata con la Polizia Stradale e giunta alla 14ª edizione per sensibilizzare gli automobilisti sull’importanza delle gomme per la sicurezza stradale.
Dire no all’App per prenotare un’auto non ferma la modernità e difende la sicurezza
Dopo la sentenza con la quale i giudici del tribunale di Roma hanno ordinato il blocco, entro 10 giorni, dei servizi offerti dal gruppo Uber in Italia con la app Uber Black, confermando che l’offerta di noleggiare le berline nere con autista attive a Milano e nella capitale rappresenta una forma di concorrenza sleale, i commenti si sono sprecati. Qualcuno fra coloro che si autodefiniscono i rappresentanti dei consumatori (come se ne avessero il monopolio in esclusiva) ha parlato di “ritorno al Medio Evo” e illustri opinionisti si sono detti concordi paragonando il pronunciamento del tribunale di Roma a un’evidente manovra in retromarcia rispetto alla modernità. Nessuno che abbia fatto cenno invece a due aspetti di rilevante importanza e cioè al fatto che l’applicazione Uber è incompatibile con le normative di legge vigenti e soprattutto che non fornisce garanzie terze riconosciute da un organismo pubblico sulla professionalità e sul possesso dei requisiti necessari per esercitare la professione di noleggiatore con conducente. Continua a leggere
Il Governo chiede più sicurezza nei porti. Conftrasporto la esige anche su camion, taxi…
“La sicurezza sarà uno di temi centrali che l’autotrasporto affronterà nell’incontro del 27 aprile al ministero dei Trasporti”. Lo ha anticipato il presidente di Conftrasporto-Confcommercio Paolo Uggè, intervenuto a Roma alla 70a assemblea nazionale della Federazione italiana dei piloti dei porti. Prendendo spunto dalle dichiarazioni del ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Graziano Delrio che nel corso dell’assemblea, affrontando il tema della legge sulle responsabilità dei piloti ha sottolineato proprio il capitolo sicurezza, Paolo Uggè ha auspicato che la massima attenzione possa essere posta dal Governo anche nei settori dell’autotrasporto, dei taxi e degli Ncc, per i quali si stanno tentando di avviare nuovi criteri di regolamentazione. Continua a leggere
Gite in moto, non lasciate a casa la prudenza. Altro weekend di sangue sulle strade
Con le belle giornate si esce volentieri, si tirano fuori le moto dai garage, si fanno gite fuori porta. Ma una bella giornata, a volte, si può trasformare in una tragedia. Nei fine settimana gli incidenti che coinvolgono i motociclisti sono tantissimi e anche in questo weekend il sangue versato sulle strade è stato decisamente troppo. L’allarme, con un giusto richiamo alla prudenza, arriva dall’Asaps che sul proprio sito internet ha pubblicato un resoconto “assolutamente non completo”, dei gravi incidenti di questo fine settimana nei quali sono rimasti coinvolti i motociclisti. Continua a leggere
Bambina di un anno resta chiusa in auto, panico a Ravenna: la piccola stava giocando con le chiavi
Mai lasciare a un bambino le chiavi dell’auto. Lo ha imparato a proprie spese una giovane donna che venerdì ha chiamato nel panico il 113. La sua piccola nipotina, di un anno, si era infatti chiusa da sola in auto e lei non riusciva più ad aprire. È successo a Ravenna, nel quartiere San Giuseppe. Una volta giunti sul posto, gli agenti hanno trovato un’auto parcheggiata sotto il sole, una giovane e spaventata zia, e una bimba di un anno chiusa in macchina legata nel seggiolino. Continua a leggere
Tir e attentati, servono un corridoio per i Paesi dell’area Schengen e più controlli extra Ue
Luglio 2016. A Dover la paura di un possibile attentato terroristico su uno dei traghetti che attraversa la Manica fa scattare controlli a tappeto che paralizzano il traffico con code di auto che superano i 15 chilometri. A oltre 1700 chilometri di distanza, nel suo ufficio romano in Conftrasporto, il presidente nazionale Paolo Uggè accende il proprio portatile e scrive alcune riflessioni da girare ai “decisori” della politica europea, con la speranza, “che possano adottare finalmente iniziative, e che le prendano in fretta. Decisioni”, spiega Paolo Uggè, “non più rinviabili per chi ha l’onere di assicurare la libera circolazione delle merci perché dopo la Brexit il rischio che si faccia strada la politica di rinnegare il trattato di Schengen è dietro l’angolo; perché tutto quanto sta accadendo lascia trasparire quello che potrebbe rapidamente accadere qualora Germania, Francia e Austria, nel tentativo di rispondere alle paure dei propri cittadini, introducessero veri e propri muri di auto e Tir creati da controlli del tipo di quelli adottati dalla Francia e che hanno paralizzato l’uscita dall’Inghilterra…”. Riflessioni valide allora come oggi, all’indomani della strage di Stoccolma dove un Tir è piombato sulla folla uccidendo cinque passanti e ferendone altri, così come attualissimi sono altri passaggi di quella lettera scritta dal presidente di Conftrasporto e vicepresidente di Confcommercio. Continua a leggere
“Tirrorismo”, l’Europa riunisca i trasportatori per far viaggiare insieme merci e sicurezza
Un appello al commissario europeo Violeta Bulc affinché riunisca già nei prossimi giorni le più grandi organizzazioni nazionali dell’autotrasporto in Europa sul tema della sicurezza. A lanciarlo, dopo l’attentato di Stoccolma, l’ennesimo compiuto con un camion scagliato sulla folla, è il presidente di Conftrasporto-Confcommercio Paolo Uggè che in una lettera aperta rivolta al commissario europeo per i Trasporti esprime grande preoccupazione per l’accaduto e per quanto potrà succedere. “Conftrasporto-Confcommercio, che rappresenta circa 40 mila imprese che operano giornalmente in Italia e in Europa per il trasporto merci su strada vuole garantire ai propri operatori misure di sicurezza per operare”, scrive il presidente di Conftrasporto. Continua a leggere
Tir piomba sui passanti uccidendone cinque e ferendone otto: è ancora “Tirrorismo”
Un altro Tir che piomba sulla folla, un’altra strage. Con ogni probabilità anche la nuova tragedia avvenuta a Drottningatan, nella strada pedonale più famosa del centro di Stoccolma, sede di numerosi centri commerciali, dove un camion ha falciato un gruppo di persone a piedi causando la morte di cinque persone e il ferimento di diversi altri passanti, almeno otto, è stata un attentato terroristico. E ancora una volta un bisonte della strada è stato usato come arma. Tirrorismo, con camion che dovrebbero servire per far viaggiare l’economia e che invece portano la morte, protagonisti di vicende che non possono non far riflettere. Per esempio sulla necessità di maggiori controlli su mezzi che in un recente passato sono stati utilizzati anche per trasportare clandestini, o addirittura armi. Continua a leggere
Scarcerato l’autista rumeno del Tir che travolse e uccise due operai sull’autostrada A10
È libero il camionista rumeno che il 26 marzo ha travolto e ucciso due operai sull’autostrada A10 tra Albisola e Celle Ligure, in provincia di Savana. Il pm Giovanni Battista Ferro, dopo aver preso atto dell’esistenza di una copertura assicurativa da 50 milioni di euro e della totale collaborazione del 44enne rumeno Ilim Bildan, ne ha disposto la scarcerazione. L’uomo, accusato di omicidio colposo plurimo, sta tornando in Spagna. Continua a leggere