Mancano 22mila camionisti, ma nessuno li trova. Per colpa di chi per anni non ha capito niente

“E’ il fallimento della politica, incapace di dare il giusto valore ad alcune  professioni, sostenendo, e non certo solo economicamente, i lavori più pesanti, faticosi e allo stesso tempo importanti; ma è anche  il fallimento un’intera categoria incapace di farsi ascoltare come avrebbe dovuto e di “guidare” la politica sulle strade giuste  per “costruire” un ricambio. Un’intera categoria  troppo spesso impegnata  a “rubarsi” i clienti abbassando i prezzi e “svendendo” di fatto l’intera professione di autotrasportatore e poco impegnata invece a guardare oltre”. Sono parole dure, amarissime quelle pronunciate da un anziano autotrasportatore di fronte alla notizia che il settore è al collasso, con 22 mila camionisti che non si trovano e con la conseguenza che a rischio c’è il “sistema rifornimenti”. Una situazione pesantissima, fra le peggiori degli ultimi decenni, fotografata da una ricerca della della Cgia di Mestre Continua a leggere



Aperti per ferie: il grazie a chi lavora in alberghi, caserme e ospedali non dimentica qualcuno?

Aperti per ferie. Si apre con queste parole il messaggio “ferragostano” che Natalino Mori, imprenditore del settore dell’autotrasporto, ha deciso di postare sulla propria pagina facebook per ringraziare tutti quanti, mentre milioni di persone sono in vacanza, invece lavorano. Nella ristorazione, nelle strutture ricettive, nelle forze dell’ordine, negli ospedali, come ha sottolineato Natalino Mori evidenziando però un’altra categoria che a sua volta ha lavorato per garantire il “funzionamento del Paese” (e per assicurare a milioni di altre persone vacanze senza sgradite sorprese….): quella dei camionisti. Ecco il testo postato. Continua a leggere



Sei anni dopo il Ponte Morandi l’Italia pensa a quello sullo Stretto invece che ai 1900 a rischio

Ha preso spunto dall’ “ottima e documentata puntata di ‘Filo rosso revolution’ condotta da Federico Ruffo” andata in onda il 13 agosto Cinzia Franchini, presidentessa dell’associazione Ruote Libere, per fornire il proprio contributo affinché l’Italia non dimentichi la tragedia del Ponte Morandi di Genova ma soprattutto perché nessuno dimentichi come a sei anni di distanza, nonostante le belle parole e le promesse fatte all’indomani della tragedia, il pericolo continui a viaggiare su strade e autostrade italiane in uno stato d’emergenza che “potrebbe deflagrare in episodi drammatici come già avvenuto nel recente passato, come ha denunciato Cinzia Franchini in un comunicato stampa diffuso proprio il giorno del sesto anniversario del crollo a Genova. “La trasmissione Filo rosso revolution ha dimostrato come la manutenzione dei ponti in Italia sia quantomai precaria, un ,emergenza che ritengo vada sottolineata in particolar modo a sei anni dalla tragedia del ponte Morandi’. Quasi duemilaeduecento giorni che non sono bastati neppure a completare la famosa mappa delle strutture a rischio che all’indomani dal crollo del ponte Morandi in tanti avevano annunciato. “Sui 300mila ponti presenti nel nostro Paese solo 80mila sono stati censiti mentre i restanti 220mila non sono mai stati ispezionati”, Continua a leggere



Incentivi per i camion che viaggiano via mare: l’acconto si può chiedere fino al 12 settembre

Sarà attiva fino alle 12 del 12 settembre la piattaforma informatica sul sito web del gestore Ram Logistica, Infrastrutture e Trasporti sulla quale le imprese di autotrasporto potranno richiedere l’acconto per la prima annualità dell’incentivo Sea Modal Shift, ovvero l’ex marebonus varato dal Governo per promuovere l’utilizzo del trasporto combinato strada-mare a corto raggio, sostenendo nuovi servizi marittimi o favorendo il miglioramento di quelli già esistenti. La richiesta di acconto permetterà ai beneficiari di anticipare parte del contributo spettante, il cui ammontare sarà calcolato Continua a leggere



Ferragosto da bollino nero: ma chi ve lo fare di mettervi in coda? La benzina un po’ meno cara?

“E chi me lo fa fare? Me ne sto a casa, di mettermi in coda sotto il sole cocente magari per ore, magari con il rischio di restare coinvolto in un incidente non  ci penso nemmeno. Saltare in macchina nel periodo di  Ferragosto è cosa da “topi cavie”, quelli che continuano a camminare per ore sulla piccola ruota prigionieri della gabbietta”. La simpatica risposta  di un “saggio” signore a cui è stato chiesto dove avrebbe trascorso il ferragosto, rispecchia sicuramente il pensiero di molti italiani ma è indubbio che moltissimi altri la pensano diversamente, anche a costo d’essere paragonati a non troppo “pensanti” cavie. Già, perché le previsioni per l’esodo d’agosto dicono che sarà un serpentone d’auto infinito quello che invaderà strade e autostrade, con il terzo fine settimana di grande esodo estivo che si preannuncia come il più trafficato di tutto il periodo. Come “certifica” il bollino nero previsto già per la mattinata di sabato 10 agosto  destinato a colorarsi di rosso per domenica 11 agosto”.  Fiumi di vacanzieri pronti a sfidare code e ingorghi che per il grande esodo Continua a leggere



Bergamo, la nuova autostrada “inutile” si può ancora bloccare. “Ma serve la protesta di tanti”

Il conto alla rovescia per conoscere il progetto definitivo per quella che continua a essere chiamata la “nuova autostrada Bergamo Treviglio”, nonostante l’opera non sia affatto destinata ad arrivare nel capoluogo è scattato, con la presentazione confermata per settembre, e contemporaneamente ha fatto registrare un nuovo scatto anche  la corsa a cercare di fermare la nuova opera da parte di chi (una stragrande maggioranza di chi vive sul territorio) quella nuova bretella la considera solo un nuovo inutile spreco di denaro oltre che un nuovo danno ambientale. Un nuovo “attacco” al progetto scattato su due fronti: da una parte con un invito a tutta la popolazione a mobilitarsi contro la grande infrastruttura, lanciato dal palco della  alla Festa dell’Unità di Stezzano, durante un  dibattito organizzato proprio per discutere del “caso nuova autostrada”; dall’altro con l’incarico affidato a uno studio legale dal Comune di Osio Sotto, sostenuto  da quello di Levate e dalle associazioni di categoria Coldiretti e Confagricoltura Bergamo, per trovare un appiglio per contrastare l’avanzamento dell’iter della Bergamo-Treviglio. Continua a leggere



Fallimento Ecobonus: per togliere dalle strade auto inquinanti e pericolose serve altro

Se l’Ecobonus doveva servire a spingere la svolta green e a svecchiare un  parco auto  vecchio, insicuro e inquinante come quello italiano, beh si può dire che l’esperimento sia fallito. Un fallimento decretato nel corso della riunione plenaria del Tavolo automotive andata in scena al ministero delle Imprese e del made in Italy presieduta dal ministro Adolfo Urso alla quale hanno partecipato i rappresentanti  delle associazioni di categoria della filiera, dei sindacati, e delle aziende di settore. Un incontro organizzato per fare il punto sui risultati a oggi registrati dell’Ecobonus 2024, sugli sviluppi futuri delle politiche di sostegno Continua a leggere



Troppi carichi fissati male sui camion: ma l’Italia non rende obbligatorie le norme europee

Troppi carichi sui camion non vengono fissati rispettando le norme europee ed è proprio questa la causa principale degli incidenti che vedono coinvolti mezzi pesanti, in particolare i ribaltamenti. A denunciarlo è il segretario generale di Trasportounito Maurizio Longo che invita tutti a mantenere alta la guardia (nonostante il recente rapporto sugli incidenti stradali realizzato dall’Automobile club d’Italia e dall’Istituto nazionale abbiano statistica abbiano rilevato un lieve miglioramento nei livelli di sicurezza dei veicoli industriali che circolano sulle strade italiane) perché “i problemi fondamentali restano irrisolti e potrebbero aggravarsi”. Un invito a non abbassare la guardia che appare giustificato comunque dai numeri: quelli dei 130 veicoli industriali che dal 1° gennaio a oggi si sono ribaltati sulle strade italiane con il 90 per cento degli incidenti attribuibili proprio alla non conformità ai criteri tecnici richiesti per il fissaggio dei carichi trasportati. Continua a leggere



C’è del marcio nell’autotrasporto, l’ennesima inchiesta lo conferma. Ora serve prevenzione

“C’è del marcio in Danimarca”, afferma un protagonista dell’Amleto di William Shakespeare di fronte all’apparizione dello spettro. “C’è del marcio nel mondo dell’autotrasporto e della logistica”, denunciano da tempo in molti fra gli operatori “onesti” del settore, ma senza essere troppo ascoltati dalla “politica”, l’unica in grado di fare un’opera di prevenzione senza la quale è possibile solo affidarsi alla “repressione” delle forze dell’ordine. Che, a conferma del marcio nel settore, hanno portato a termine a Bologna una nuova indagine arrestando quattro persone di origine campana accusati di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso. Continua a leggere



“Camionisti segnalate anonimamente chi viaggia fuorilegge”. E’ la strada per ripulire il settore?

Eccesso di peso del carico trasportato, manomissione del tachigrafo, ma anche operazioni di carico e scarico fatte non esattamente nel rispetto della legge, trasporti effettuati sottocosto creando concorrenza sleale, termini di pagamento non rispettati…. Sono alcuni dei temi al centro delle segnalazioni anonime arrivate alla casella per la raccolta delle denunce aperta dal  ministero dei Trasporti spagnolo che in oltre due anni “di attività” ha raccolto oltre 10mila segnalazioni rivelandosi, come sottolineato dallo stesso governo spagnolo, “ uno  strumento utile per il monitoraggio delle irregolarità  nel settore dei trasporti” consentendo  di scoprire e affrontare numerose problematiche, e migliorando la trasparenza del settore. Uno strumento rivelatosi “un valido supporto per l’attività di ispezione” grazie alla possibilità  per  chi lavora in questo settore e viene a conoscenza di situazioni “fuorilegge” di poterle denunciare senza doversi un domani ritrovare coinvolto in un’indagine, senza il pericolo di dover subire possibili ritorsioni, Continua a leggere



Il progetto Anas per la sicurezza delle aree di servizio mette a rischio la rete di distribuzione?

Le nuove disposizioni previste dall’Anas nel suo “quaderno tecnico” realizzato per garantire e migliorare gli standard di sicurezza sulle strade in gestione indicando una serie di requisiti minimi che le aree di rifornimento carburanti dovranno rigorosamente prevedere rischiano di mettere a repentaglio una parte strategica della rete di distribuzione lungo lo Stivale? Sì, almeno secondo i responsabili di Assopetroli-Assoenergia che hanno ufficialmente richiesto la convocazione urgente di un tavolo tecnico al ministero delle Infrastrutture e dei trasporti e all’Anas denunciando “criticità legate al Quaderno Tecnico e alle sue stringenti disposizioni rischiano di andare in conflitto con il prossimo progetto di riforma della rete di distribuzione carburanti”. Il tutto, appunto, con il rischio concreto di “mettere a repentaglio una parte strategica della rete stessa. Le imprese associate stanno affrontando notevoli difficoltà nell’adeguare Continua a leggere



85 camionisti morti al volante da inizio anno. “Colpa del sovraccarico di stress e fatica”

E’ urgente migliorare le condizioni di lavoro e di sicurezza per gli autotrasportatori aumentando le misure in grado di ridurre lo stress e il carico di lavoro, come turni di guida più brevi e pause obbligatorie, e  garantire una formazione adeguata e continua sui rischi professionale promuovendo l’uso di tecnologie di sicurezza avanzate nei veicoli. Ad affermarlo sono gli autori del report dell’Osservatorio nazionale di Bologna, documento che fra i 620 morti sul lavoro registrati da inizio anno a oggi  (numero che sale a 853 se si considerano anche  i decessi avvenuti durante il tragitto casa-lavoro) sottolinea  la presenza di 85 camionisti.  Un dato particolarmente preoccupante che ha spinto i responsabili dell’analisi a lanciare un “allarme prevenzione” proprio per questa categoria di lavoratori , denunciando come questi dati  “mettano in luce la  pericolosità della professione di camionista, Continua a leggere



Il costo delle ricariche per le auto elettriche nel 2030 potrebbe quadruplicare. Ecco perché

La rivoluzione dell’auto elettrica è una medaglia a più facce e non tutte positive, belle. Una, per esempio, è quella fotografata da un’analisi svolta dai responsabili del Centro Studi di Unem, l’Unione energie per la mobilità: uno studio che prevede nel 2030 “una riduzione sostanziale di carburanti liquidi impiegati nella mobilità, stimata in circa 5 milioni di tonnellate rispetto a oggi, quale saldo tra la contrazione dei prodotti fossili e lo sviluppo di quelli rinnovabili, e una crescente domanda di energia elettrica trascinata da oltre 4 milioni di auto elettriche pure”, mostrando immediatamente la faccia peggiore (e da molti tenuta nascosta) della medaglia. Quella che mostra come, se tali tendenze dovessero essere confermate, di Continua a leggere



Autovelox fuorilegge sequestrati in 10 regioni, i risarcimenti nascondono una colossale beffa

Dopo i sequestri in dieci regioni d’Italia degli “autovelox fuorilegge”, gli apparecchi T-Exspeed v 2.0 risultati non omologati e carenti dei requisiti necessari per garantire la validità delle sanzioni emesse, sta per arrivare l’ora dei risarcimenti. Una buona notizia per moltissimi conducenti multati sulle strade di Liguria, Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto, Piemonte, Basilicata, Molise, Puglia, Calabria, Sicilia, ma che nasconde una beffa colossale: già, perché i cittadini più ligi al dovere, quelli che si sono precipitati a pagare la sanzione, saranno esclusi dalla possibilità di vedersi risarciti. L’ennesimo capitolo di una storia infinita che sembra scritta apposta per raccontare come il Belpaese non ami “premiare” chi si comporta meglio. Per impugnare gratuitamente la multa davanti al prefetto, Continua a leggere



Il problema dell’attraversamento del fiume Adda? Invece di risolverlo lo stanno complicando

Può un problema, che complica quotidianamente la vita a centinaia di migliaia di persone, restare irrisolto per decenni e dopo tutto questo tempo essere reso ancora più complicato aggiungendo disagi a disagi? Può, eccome. Come dimostra il caso dell’attraversamento del fiume Adda per il quale da oltre 30 anni chi abita nelle di province di Como, Lecco, Bergamo, Monza Brianza  e Milano chiede la realizzazione di nuovi ponti. Per evitare code e ingorghi ma anche, per moltissimi autotrasportatori (categoria particolarmente penalizzata dalla mancanza di infrastrutture adeguate e da una sovrabbondanza invece di divieti) per non dover essere costretti a moltiplicare ogni giorno la lunghezza dei propri viaggi per districarsi nel groviglio di limiti che rendono off limits per i mezzi pesanti altre alternative. E proprio dal mondo dell’autotrasporto è partito il nuovo allarme dopo una decisione destinata, appunto, a rendere ancora più pesante una situazione già critica: la chiusura, per un periodo lunghissimo, 16 mesi, del ponte di Brivio

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