Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte scende in campo contro i divieti di transito per i camion introdotti dall’Austria nel corridoio del Brennero definendoli “contrari ai principi cardine dell’Ue sulla libera circolazione delle merci e dei servizi” e confermando che, proprio per questa ragione, le decisioni unilaterali adottate da Austria e Tirolo “sono state denunciate dal governo italiano alla Commissione europea”. Continua a leggere
Archivi categoria: Politica & trasporti
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Il caso Brennero rischia di uccidere l’economia italiana ma per qualcuno è solo facile allarmismo
“Vent’anni fa anni fa il traffico internazionale era in mano agli autotrasportatori italiani, che detenevano il 56 per cento del totale: oggi siamo relegati al 15 per cento. Ora con i nuovi pesantissimi divieti di transito al valico del Brennero decisi unilateralmente dall’Austria solo per diventare il gestore della logistica europea, sottraendo lavoro alle nostre imprese, ci saranno ulteriori pesanti ricadute sulle nostre imprese e sull’intera economia, nel breve termine con un rallentamento delle vendite italiane all’estero, e nel lungo termine con la completa sostituzione dei nostri prodotti con quelli dei Paesi limitrofi. Ma perché non lo facciamo anche noi? Continua a leggere
Stop alle auto Euro 6 ma via libera a 200mila tir carichi di rifiuti perché non sappiamo smaltirli
L’economia italiana si è fermata e le bugie dalle gambe corte non la faranno ripartire
Ora che gli ultimi dati sulla situazione economica del Paese hanno certificato che ormai stiamo passando dalla fase di stagnazione a quella della recessione si può affermare che un partito della maggioranza che governa il Paese ha raggiunto pienamente il proprio obiettivo: la decrescita felice è diventata realtà. Una triste realtà: chi l’ha voluta sarà felice, ma milioni d’italiani sicuramente molto meno. La responsabilità non è però solo dei “grillini”: anche chi oggi continua a consentire ai sostenitori di questa teoria economica regressiva di poter fermare l’intero Paese non è esente da colpe, “complice” del vero e proprio dramma che le imprese e i cittadini vivono e che è ormai inequivocabile. Eppure abbiamo esponenti di governo che parlano di situazione temporanea e di rimbalzi Continua a leggere
Matteo Salvini ai siciliani: “Realizziamo il Ponte sullo Stretto di Messina con i soldi dei privati”
“Dopo anni di attesa è ora che il caso del Ponte sullo Stretto di Messina vada risolto, sbloccando l’opera per consentire che l’alta velocità possa arrivare ovunque. Se si può fare con denaro privato non vedo dove sia il problema”. Così parlò Matteo Salvini, segretario della Lega intervenendo all’assemblea della regione Sicilia a Palazzo dei Normanni, a Palermo. Continua a leggere
Uggé: “C’è un osservatorio sui trasporti talmente miope da non vedere cosa succede al Brennero””
“Il signor Dario Balotta da ambientalista convinto non riesce a vedere quello che non il ministro alle Infrastrutture e ai trasporti Paola De Micheli ha segnalato ma quello che Unioncamere, Camere di commercio territorialmente competenti e decine di migliaia di operatori vivono tutti i giorni. Che abbia problemi di (G)retina tali da impedirgli una visione limpida? Gli stessi dati diffusi da autostrade confermano quanto la situazione sia difficile”. Ad affermarlo, in risposta alle affermazioni dell’ex sindacalista oggi alla presidenza dell’ Osservatorio nazionale liberalizzazioni e trasporti, secondo il quale gli Sos lanciati dagli autotrasportatori italiani per i divieti al Brennero sarebbero semplice “allarmismo”,è il vicepresidente di Conftrasporto e Confcommercio Paolo Uggé Continua a leggere
Figlie di una viabilità minore? “Le piccole strade sono importanti come e più delle grandi”
Autostrade, grandi strade a scorrimento veloce, linee ferroviarie ad alta velocità: grandi infrastrutture sicuramente importanti per lo sviluppo del Paese. Ma attenzione a non perdere di vista le “figlie di una viabilità minore”: le strade più piccole, statali, provinciali, comunali, indispensabili per garantire l’efficienza dei trasporti come e forse più delle “grandi opere”. Parola di Giuseppe Cristinelli, presidente di Fai Conftrasporto Bergamo, che in occasione dell’incontro sul Green Deal europeo che si è svolto a Palazzo Pirelli, a Milano, Continua a leggere
Camion che difendono l’ambiente? Le imprese fan di tutto per spingerli, la politica per fermarli
Italia esempio da seguire per l’intera Europa nella lotta all’inquinamento ambientale provocato dai mezzi pesanti, “combattuta” sostituendo vecchi camion inquinanti con moderni Tir alimentati a Gnl (sono 2250 i veicoli industriali di nuova generazione in circolazione nel Belpaese, di cui 1041 immatricolati nel 2019 con un più 50 per cento rispetto al 2018) ma anche aprendo nuove stazioni di rifornimento (63 i punti di vendita lungo lo Stivale, un quarto dell’intera rete del vecchio continente, e altri 42 in fase di progetto). Ma anche Italia da “condannare senza appello”, alle prese con mille ostacoli da superare in questa sua “corsa” verso la sostenibilità e la tutela ambientale, con tir che, superata Salerno scendendo verso sud, non trovano più neppure l’ombra di una stazione di rifornimento di Gnl, o con intere flotte costrette a stare ferme perché nessun politico è stato anche solo sfiorato dall’idea che andassero realizzati dei terminal sul proprio territorio (il primo della sua storia dovrebbe nascere nel 2021 a Ravenna) per garantire quei rifornimenti che invece, dipendendo dall’estero, in particolare da Marsiglia, possono lasciare i camion più puliti a piedi. Continua a leggere
“Multa per i Benetton? Sarebbe come togliere solo la patente a un omicida stradale”
“Dopo mesi che abbiamo parlato di revoca, di commissariamento per togliere ad Aspi il ‘pallino’ della situazione,vorrei proprio vedere come si fa a decidere per una maxi-multa; mi sembrerebbe banale: per usare un’analogia stradale, sarebbe come se a chi commette un omicidio stradale venisse tolta la patente”. Ad affermarlo è Giancarlo Cancelleri, esponente del Movimento 5 Stelle e vice ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, commentando il “caso concessioni autostradali”, e le notizie, sempre più insistenti, di una possibile retromarcia del governo sulla loro revoca ad Aspi,del Gruppo Atlantia della famiglia Benetton, dopo il crollo dei grillini al voto in Emilia e in Calabria. Continua a leggere
La Borsa scommette sui Benetton (e sulla scelta di non togliere loro le concessioni autostradali)
Gli investitori in Borsa sembrano più che convinti che la revoca delle concessioni autostradali nei confronti di Aspi, società controllata dal gruppo Atlantia che fa capo alla famiglia Benetton, non ci sarà. E sull’ onda di questa “convinzione” è scattata la corsa all’acquisto,con il titolo ha fatto registrare un balzo in avanti di quasi il 5 per cento, arrivando a quota 22,03 euro ad azione, uno dei massimi annui. Una corsa al rialzo che ha “viaggiato” di pari passo con le notizie di una più che probabile cancellazione dell’eventuale revoca delle concessioni autostradali, scenario diventato più concreto dopo le elezioni regionali dell’Emilia, con un rafforzamento della posizione del Pd all’interno dell’esecutivo. Continua a leggere
Ultimo avviso all’Europa: “Non permetta più che l’Austria violi il principio di libera circolazione”
L’Unione europea non può più tollerare ne tantomeno consentire che l”Austria continui violare il principio di libera circolazione delle merci e delle persone al Brennero. È questo il messaggio, chiaro e forte, che Fabrizio Palenzona, e Paolo Uggè, presidente e vice presidente di Conftrasporto, hanno “recapitato” di persona a tutti i rappresentanti politici del vecchio Continente nel corso dell’incontro avuto a Bruxelles con Henrik Hololei, alla guida della direzione generale della Commissione europea, per i trasporti, chiedendo un immediato intervento e assicurando, contemporaneamente,come ha voluto evidenziare Continua a leggere
Jhiad contro i diesel? Dietro la guerra santa ambientalista ci sono solo soldi e potere
I più giovani non lo possono sapere ma più o meno quarant’anni fa venne lanciata in Italia una vera e propria “Jhiad” contro le auto a benzina colpevoli di spargere il benzene, sostanza cancerogena e per questo dannosa per la salute dell’uomo. Una “guerra santa ambientalista” che indicò come “via per la salvezza” l’uso di autovetture alimentate con gasolio. Quegli stessi mezzi diesel che oggi Roma e altre città obbligano a restare ferme in garage lasciando libere di circolare le auto a benzina. A ricordare che la storia insegna (e che a non studiarla si resta dei poveri – e pericolosi – ignoranti) è Paolo Uggè, vicepresidente di Conftrasporto e Confcommercio che ha utilizzato la sua rubrica settimanale “il Punto”, on line sul sito di Conftrasporto, per compiere un istruttivo viaggio nel passato, ricordando appunto come, quattro decenni abbondanti fa, il “diavolo” fosse la benzina e l'”acquasanta” il gasolio. L’esatto opposto di oggi… Continua a leggere
Divieti al traffico? Se la politica sa fare solo questo forse è meglio che l’Italia cambi strada
Da qualunque parte ci si giri e qualsiasi argomento si affronti, accade sempre più spesso di trovarsi di fronte a una norma che vieta. Emanata dalla magistratura, dalla politica, dalla burocrazia: chi detiene anche solo un po’ di potere, forse per dimostrarlo meglio, vieta. Basti pensare al caso Ilva, o ai divieti di circolazione stabiliti dal ministero delle Infrastrutture e dei trasporti i cui responsabili continuano a non comprendere che più aumentano i giorni di divieto e più cresce la quota giornaliera dei mezzi che si muovono sulle strade. Continua a leggere
Ogni giorno segnaliamo pericoli sulle strade. Ogni giorno il Governo finge di non sentire
Che le strade e autostrade italiane facciano acqua da tutte le parti non lo “dicono” solo le tragedie avvenute (prima fra tutte quella del ponte Morandi a Genova) e quelle evitate solo per miracolo (come nelle gallerie dove solo una coincidenza ha fatto sì che non passassero mezzi quando si è staccata la volta). Lo dicono anche, ogni giorno, moltissime persone che hanno le strade come luogo di lavoro. Una denuncia continua confermata da Berlino Tazza, presidente di Sistema Impresa, confederazione nazionale delle imprese e dei professionisti, Continua a leggere
Spese di viaggio rimborsate a chi non può fare a meno di usare l’auto per andare al lavoro
Un contributo per compensare le spese di viaggio di chi è costretto a usare la propria auto per andare al lavoro a causa dell’orario, del percorso, o dell’impossibilità di utilizzare mezzi pubblici che consentano di raggiungere l’ufficio, l’azienda senza sprecare troppo tempo in attesa. È quello che i pendolari della provincia di Bolzano potranno chiedere, fino al 31 marzo, per i costi sostenuti nel 2029, alla Provincia, online con il sistema pubblico di identità digitale Spid o la Carta servizi (tessera sanitaria) attivata. Nel frattempo l’elaborazione delle 4.200 domande presentate l’anno scorso è stata completata e i contributi, che hanno visto uno stanziamento totale di poco meno di 2,5 milioni di euro, sono stati quasi completamente erogati con un contributo medio pro capite di circa 630 euro, mentre l’importo più elevato è stato di circa 2.500 euro. Continua a leggere