Dieselgate, denunce contro Volkswagen ma anche contro i concessionari

Centoquattordici denunce presentate da azionisti; 46 depositate invece alla cancelleria del tribunale da proprietari di auto  in totale sono oltre 150 le cause aperte al tribunale di Braunschweig in seguito allo scandalo del dieselgate contro Volkswagen. Gli azionisti accusano l’azienda di aver comunicato in ritardo al mercato azionario le conseguenze dello scandalo; delle 46 denunce presentate da parte di proprietari di un’auto della casa automobilistica tedesca alcune chiamano in causa la stessa Volkswagen, altre sono indirizzate a concessionari. Continua a leggere



Scandalo emissioni, Opel nel mirino: il Ministero dei Trasporti vuole vederci chiaro

Il dieselgate si arricchisce di un nuovo capitolo. Il Ministero dei Trasporti tedesco ha infatti comunicato di aver convocato per la prossima settimana un rappresentante di Opel dopo le rivelazioni di Spiegel e Ard su possibili manipolazioni dei livelli di gas di scarico. Secondo le indiscrezioni fornite dai due media e rafforzate da ricerche di ong ambientaliste, su almeno due modelli di Opel, Astra e Zafira, sarebbe stato installato un software che permette un funzionamento limitato dei sistemi di pulizia dei gas di scarico, causando emissioni di ossido d’azoto superiori a quelle consentite dalla legge. Continua a leggere



Le auto verdi si fanno strada in Europa. Ma elettriche e ibride non sfondano in Italia

L’Europa crede nelle auto ecologiche, l’Italia no. Lo dicono i dati delle immatricolazioni diffusi dall’Acea, l’associazione europea dei costruttori di autoveicoli. Nel primo quadrimestre, le nuove targhe di auto “verdi” nell’Unione europea sono cresciute del 6,4 per cento, mentre in Italia c’è stato un calo del 12,9 per cento. Nel nostro Paese, evidenzia l’Acea, l’80 per cento delle auto ecologiche è a gas, alimentazione comunque in flessione nei primi quattro mesi del 2016. Continua a leggere



Sistri, nuovo danno e nuova beffa. Per il Governo la parola data non vale nulla

Il sistema informatico di tracciabilità dei rifiuti, tristemente noto come Sistri, diventato una delle vergogne italiane per non essere mai diventato operativo dovrà essere pagato anche  per il 2016 dalle aziende di autotrasporto che dovranno versare  il contributo pieno. Contrariamente all’impegno preso dai rappresentati Governo con i rappresentanti delle associazioni delle imprese, in particolar modo  dinanzi al Parlamento a dicembre 2015 e a febbraio 2016, in fase di conversione in legge del decreto milleproroghe, non è stato difatti emanato, entro il 30 aprile 2016, alcun decreto da parte del Ministero dell’Ambiente per una riduzione del contributo. Continua a leggere



Sporchi e inquinanti a chi? In Valtellina una flotta di Tir viaggia a metano liquido

CAMIUSUna flotta composta già da 12 veicoli Iveco Stralis Lng alimentati a  metano liquido; un miniviaggio attraverso i principali centri della provincia (Sondrio, Morbegno, Tirano) per presentare le caratteristiche di questi mezzi e gli straordinari risultati in termini di lotta all’inquinamento; l’avvio dei lavori per la costruzione, a Gera Lario, al confine tra la provincia di Como e la provincia di Sondrio, di una stazione di servizio pubblica dotata di distributore di gas naturale liquefatto riservata esclusivamente ai mezzi pesanti e, per finire, la messa a dimora 480 alberi suddivisi nei Comuni che ne faranno richiesta. Continua a leggere



Città senza auto: crescono piste ciclabili, aree pedonali e zone a traffico limitato

C’è più verde, ma ci sono anche più parcheggi a pagamento. Le città italiane stanno cambiando e l’indicazione della strada intrapresa la fornisce il Centro Studi Continental che ha analizzato i dati Istat riguardanti piste ciclabili, aree pedonali, zone a traffico limitato e stalli di sosta a pagamento. Buone notizie per chi ama muoversi in bicicletta: dal 2009 al 2013, nei comuni capoluogo di provincia italiani i chilometri di piste ciclabili per 100 chilometri quadrati di superficie comunale sono passati da 14,7 a 18,9, con un aumento del 28,6 per cento. Continua a leggere



Auto elettriche, la Germania ricarica il mercato: incentivi fino a 5mila euro

La Germania è pronta a concedere incentivi fino a 5mila euro a chi acquisterà un’auto elettrica. La misura è contenuta in una piano che sarà discusso oggi durante un forum in Cancelleria tra politici e rappresentanti di Bmw, Daimler e Volkswagen. Secondo quanto scrive Handeslblatt, l’esecutivo tedesco sarebbe pronto a stanziare 1 miliardo di euro per il progetto, mentre l’industria dell’auto sarebbe chiamata a investire 600 milioni: al momento la disponibilità resa nota ammonta però a 200-250 milioni di euro. Continua a leggere



Quanto inquina quell’auto? I test inglesi non lasciano dubbi: superano tutte i limiti

Tutte le auto analizzate superano i limiti di emissioni nocive consentiti dalla legge, in alcuni casi di 12 volte. Lo scrive il Guardian in merito ai test che il ministero dei Trasporti britannico ha effettuato sui principali modelli di vetture diesel in circolazione nel Regno Unito. Secondo il quotidiano, sono finite sotto esame 37 auto delle principali case produttrici: Ford, Renault e Vauxhall (il marchio Opel in Gran Bretagna). Continua a leggere



Dieselgate, accordo tra Usa e Volkswagen: previsti rimborsi e un fondo anti-smog

Risarcimento per i 500mila proprietari delle auto coinvolte, la possibilità per i clienti di restituire la vettura oppure farla riparare gratis e l’istituzione di un fondo anti-smog. Sono i punti chiave dell’accordo tra Volkswagen e l’agenzia federale per l’ambiente (Epa) che permette alla casa costruttrice di evitare negli Stati Uniti il processo per lo scandalo dieselgate. Continua a leggere



Dieselgate, Volkswagen pronta a pagare 5.000 dollari ai clienti statunitensi

Volkswagen sarebbe pronta a pagare 5.000 dollari ai clienti americani proprietari delle auto coinvolte nel dieselgate. Secondo i media americani, che citano il quotidiano tedesco Die Welt, la casa automobilistica avrebbe raggiunto un accordo in tal senso con le autorità statunitensi in seguito allo scandalo delle emissioni truccate. Continua a leggere



Tante auto diesel e poche elettriche, l’Italia crolla nella classifica delle emissioni

Gli italiani non vogliono proprio rinunciare alle auto diesel o benzina. Elettriche e ibride sono comprate da pochi automobilisti, una scelta che si ripercuote sulle emissioni di Co2. Nel nostro Paese, le più vendute sono le auto diesel (55 per cento del totale; la media Ue è del 52 per cento), seguite da benzina (32 per cento), gpl (8 per cento), metano (4 per cento), ibride (1 per cento) ed elettriche (0,1 per cento). È quanto emerge dal nuovo rapporto dell’Agenzia europea dell’ambiente (Aea), sulla base delle vendite nell’Ue nel 2015 e dei valori delle emissioni forniti dai costruttori. Con una media di emissioni di Co2 di 115,4 grammi per chilometro, l’Italia è il nono Paese in Europa. L’Olanda è la migliore, con 101,2 grammi per chilometri. Continua a leggere



Auto elettriche, Delrio attacca la spina: “20mila stazioni di ricarica in tre anni”

Cura del ferro e auto elettriche. L’Italia, per il ministro dei Trasporti Graziano Delrio, viaggerà così. “L’elettrico deve essere rafforzato in Italia. Sto ragionando per fare nei prossimi tre anni 20.000 stazioni di ricarica”, ha detto Delrio a un convegno a Torino sul futuro della mobilità sostenibile. Continua a leggere



Lavoratori sui traghetti, occorre trovare subito un equilibrio fra comunitari e non

grimaldi lines“Lo scontro in atto nel mondo dei traghetti sul caso degli sgravi contributivi per il personale marittimo  richiedeva un intervento immediato e la decisione di convocare al ministero dei Trasporti  i rappresentanti di Confitarma e Fedarlinea rappresenta la miglior risposta a questa esigenza. L’augurio è che da uno scontro possa nascere un incontro destinato a rappresentare il primo passo per avere al più presto una più opportuna e organica composizione degli equipaggi a bordo dei traghetti”.  Continua a leggere



Autostrade del mare, ecco a quali armatori vanno gli incentivi e a quali invece no

Moby FreedomQuattordici anni. Tanto è passato da quando sono stati introdotti, con una legge varata nel 2002, gli incentivi per le autostrade del mare la cui rotta è stata purtroppo spesso un susseguirsi di virate e inversioni. Dopo l’approvazione della Commissione europea nel 2005, l’attuazione è stata infatti bloccata nel 2006 per essere ripresa nel 2008, fino ad approdare, nel 2010, alla decisione, da parte degli organismi comunitari, di non autorizzare altri interventi. Oggi, grazie al lavoro svolto dal Governo e dalle federazioni dell’autotrasporto, la possibilità d’incentivare l’utilizzo delle autostrade del mare è di nuovo possibile ma a precise condizioni: che le risorse siano destinate agli armatori che migliorano le linee o ne istituiscano di nuove e che sia trasferito ai trasportatori il 70 per cento degli stessi aiuti economici. Continua a leggere



Pneumatici deducibili dalle tasse? Assogomma: benefici anche per l’ambiente

”Se il Governo consentisse, al pari dell’acquisto di arredi e divani o alla sostituzione dei sanitari, di poter mettere in deduzione nella denuncia dei redditi il 50 per cento della spesa per pneumatici più performanti, quelli cioè di classe A, B o C (così come previsto dal regolamento UE n.1222/2009), si otterrebbe un effetto sulla riduzione dei consumi di carburanti e quindi delle relative emissioni, garantendo al tempo stesso maggiore sicurezza stradale grazie a più ridotti spazi di frenata su bagnato”. La richiesta arriva da Fabio Bertolotti, direttore di Assogomma, l’associazione che raggruppa i produttori di pneumatici presenti in Italia (Bridgestone, Continental, Goodyear Dunlop, Michelin e Pirelli). Continua a leggere