Sono sempre di più gli italiani che con l’arrivo del freddo montano sulle proprie vetture pneumatici invernali. Se infatti nel 2000 queste gomme rappresentavano solamente il 3,9 per cento del totale degli pneumatici venduti, nel 2009 la percentuale è salita al 15,1 per cento. Un dato destinato a salire visto che ormai sono tantissimi gli italiani che si sono resi conto delle prestazioni di questi pneumatici, utili non solo quando c’è neve sulle strade, ma in tutta la stagione invernale. Queste gomme infatti garantiscono performance e sicurezza maggiore con temperature basse, asfalto umido o bagnato, mantenendo comunque buone prestazioni anche sull’asciutto.
I dati in questioni sono stati forniti da Federpneus, l’associazione nazionale rivenditori specialisti di pneumatici, che in una nota ricorda le modifiche introdotte con la legge 120/2010 in materia di sicurezza stradale e pneumatici. In particolare, spiega Federpneus, è stata modificata la lettera e) del 4° comma dell’articolo 6 del Codice della Strada che oggi recita: l’ente proprietario della strada può “prescrivere che i veicoli siano muniti ovvero abbiano a bordo mezzi antisdrucciolevoli o pneumatici invernali idonei alla marcia su neve o su ghiaccio”.
Il passaggio dal termine “pneumatici da neve” a “pneumatici invernali”, spiega Federpneus, sottolinea le perfomance dell’invernale come equipaggiamento adatto a tutta la stagione fredda. Non solo, l’articolo 6 ha stabilito l’equivalenza tra pneumatici invernali e catene a bordo (non più solo montate), permettendo in questo modo di ampliare la possibilità di prescrivere l’obbligo di pneumatici invernali o catene, anche in assenza di neve sulle strade.
Tra il 2000 e il 2009 sono cresciute anche le vendite di pneumatici di ricambio per 4×4, Suv e Van, che sono passate dal 2 al 7,5 per cento. In calo, invece, le vendite di pneumatici di ricambio per autovettura estivi, passate dal 94,1 per cento sul totale nel 2000 al 77,4 per cento nel 2009.