La cronaca di questi giorni ha puntato i riflettori su due brutte storie che hanno coinvolto altrettanti camionisti. Storie di disperazione e di disagio sociale di una categoria che sta vivendo un momento di crisi. Il primo protagonista è un 40enne dipendente di una ditta di trasporti di Robassomero, in provincia di Torino. Per arrotondare lo stipendio aveva escogitato una truffa bella e buona. Aveva nascosto il tir e denunciato una rapina da parte di tre albanesi. Il tir era carico di generi alimentari, per un valore complessivo di oltre 50mila euro. Il furto era coperto da garanzia assicurativa, ma i titolari dell’azienda erano all’oscuro di tutto. L’autista si è presentato al comando dei carabinieri del quartiere Falchera di Torino, raccontando di essere stato rapinato al casello di Carisio, in provincia di Vercelli, dell’autostrada Torino-Milano, da tre uomini col passamontagna. I tre, secondo il racconto, erano albanesi, e si erano avvicinati con una Mercedes verde. I militari, però, indagando sul caso, hanno scoperto che l’intero racconto era falso. Il mezzo era stato nascosto nella casa di uno dei due complici. Il camionista è stato denunciato per simulazione di reato insieme con i due complici che lo hanno aiutato a nascondere il mezzo, e che sono anche accusati di ricettazione.
La seconda storia se si vuole è ancora più drammatica, anche se questa volta c’è un lieto fine. Il protagonista è questa volta un autista polacco di 43 anni, un “pezzo d’uomo”, 150 chili di peso e due metri di altezza, ma evidentemente con gravi problemi di depressione. Quando la stradale di Pontremoli lo ha fermato e poi gli ha comminato una multa, l’uomo è crollato psicologicamente, tanto da legare una corda al piantone del volante del suo tir e impiccarsi. La scena non è fortunatamente sfuggita ai quattro poliziotti, che hanno tagliato immediatamente la corda. Gli agenti hanno dovuto ammanettare il polacco, che dopo una notte in ospedale e dopo aver pagato la multa, ha ripreso il suo viaggio che speriamo prosegua ora senza intoppi.