Rimettiamo in moto la montagna: piloti e commercianti insieme contro lo spopolamento

“Da grande voglio fare il boscaiolo”: è un titolo scelto volutamente (per contrapporsi il più nettamente possibile a un mondo che sembra sempre più popolato da aspiranti influencer e blogger, per far comprendere che senza riscoprire antichi mestieri, in particolare che proteggono l’ambiente – il futuro è sempre più a rischio, come testimoniano del resto le alluvioni spesso diretta conseguenza di una mancata cura dei boschi) quello del convegno in programma venerdì 13 giugno nella sede di Confcommercio in via Borgo Palazzo 137 a Bergamo. Un appuntamento, organizzato dal Motoclub Scuderia Fulvio Norelli di Bergamo e dalla stessa Confcommercio che ha l’obiettivo di accendere i riflettori sulla montagna e sui suoi problemi, ma soprattutto sulle possibili soluzioni per risolverli contrastando un “abbandono” che non vuol dire solo spopolamento ma anche mancanza di “cure”, di manutenzione del suo territorio, di persone che ripuliscano i suoi boschi e i suoi sentieri. Con la conseguenza diretta di disastrose inondazioni a valle. Possibili soluzioni che possano restituire alla montagna l’importanza che ha e che le spetta, contribuendo a siostenere la sostenibilità ambientale e, allo stesso tempo, l’economia delle valli creando nuove opportunità di lavoro di diversa natura (a partire proprio dagli addetti al mantenimento dei boschi e alla pulizia dei sentieri da aprire a camminatori, pedalatori, e, perchè no, cavallerizzi, per proseguire con guide turistiche – con particolare attenzione alla scuola e alla possibilità di fare educazione naturale all’aperto – , ma anche con organizzatori di eventi sportivi e non, con nuovi “gestori” di baite e malghe rinate magari grazie a nuovi allevamenti di animali, con produzione di latticini e formaggi, nuove coltivazioni di erbe e piante con la lavorazione di confetture o altro). Tutti temi discussi a un tavolo attorno al quale sono stati chiamati a sedersi, nei panni di relatori, Anna Giorgi, docente di Unimont, Università della Montagna, “emanazione” diretta dell’Università degli Studi di Milano; Oscar Fusini, direttore di Confcommercio; Alessio Agliardi, della Federazione nazionale della Proprietà Fondiaria; Gianfranco Moretti, di Euroconsulting / Unipol; Claudia Ratti, presidentessa di Aribi, mentre a raccontare “esperienze di vita vissuta”, rigorosamente in montagna, ci sarà chi per il proprio futuro non ha scelto i messaggini in rete per consigliare magari come vestirsi, ma di lavorare nella natura più affascinante, quella in quota. Facendo, appunto, il boscaiolo. Una “storia vera” capace di far capire meglio di mille parole che “vivere e lavorare in montagna” si può. Anzi si deve sempre più e non solo per il bene della montagna, ma di tutto il territorio, come sottolinea Valter Giupponi, presidente della Scuderia Fulvio Norelli e principale promotore dell’iniziativa, convinto assertore che “gli errori compiuti a monte si paghino a carissimo prezzo a valle, proprio come nel caso delle alluvioni”, come ha affermato presentando l’iniziativa. “Perché proprio il mondo delle due ruote ha voluto far partire questo progetto Perché se è vero che chi va in moto è spesso visto come un “nemico della montagna”, è ancora più vero che nella realtà di tutti i giorni i motociclisti sono invece grandissimi amici della montagna. E proprio questa iniziativa ne è una conferma. Perché a idearlo e organizzarlo, insieme agli amici di Confcommercio Bergamo, è stato proprio il popolo delle due ruote con l’obiettivo di accendere l’attenzione su un tema, quello dell’abbandono della montagna, dell’incuria oper i suoi boschi e sentieri, colpevolmente sottovalutato da troppi, con conseguenze gravissime e destinate a peggiorare se non interverrà facendo qualcosa di concreto. Niente di straordinario, intendiamoci: per “sostenere” la montagna basterebbe semplicemente pensare a quello che facevano i nostri padri e nonni e ricordarci che la storia è maestra di vita, e soprattutto mettere i giovani in condizioni di poter fare davvero una scelta diversa , lavorando nella natura e per la natura, proteggendo un bene di tutti. Compresi influencer e blogger che speri ci possan o dare un aiuto per diffondere questo messaggio”. Un sostegno alla montagna, all’ambiente ma anche all’leconomia di tanti piccoli borghi messi in difficoltà proprio da una scarsa attenzione alla montagna sottolineata anche da Oscar Fusini. “Il titolo di questo convegno, che valorizza il ruolo del boscaiolo, vuole rappresentare quelle attività che mantengono viva la montagna”, ha affermato il direttore di Confcommercio. “In questo contesto, l’economia del terziario è fondamentale: negozi, bar e ristoranti offrono servizi ai cittadini, creano posti di lavoro e contribuiscono a tenere vivi l’economia e i piccoli centri storici delle aree montane. Si tratta di imprese che devono essere sostenute e tutelate anche attraverso una leva fiscale differenziata. Favorire fiscalmente chi decide di restare e investire in montagna significa garantire un futuro a questi territori.”

Grafica realizzata da Astrid Carrara