Esame della patente con l’aiuto,
in collegamento c’è l’autoscuola

Sono stati sorpresi mentre sostenevano l’esame di guida alla Motorizzazione civile, con addosso un kit elettronico che consentiva loro di comunicare con le autoscuole dalle quali provenivano, per farsi indicare le risposte dei quiz. Ma la truffa è stata scoperta e cinque persone, tra cui due ragazzi, sono ora indagati dalla Polizia di Verona per concorso in truffa aggravata. L’indagine è iniziata il 25 gennaio scorso dopo la segnalazione di un esaminatore della Motorizzazione civile che, nel corso di una prova teorica, aveva sorpreso uno dei candidati, proveniente da un’autoscuola di Verona, con addosso un’apparecchiatura che gli permetteva di comunicare con l’esterno.
A insospettire l’esaminatore era stato il rumore emesso dagli impulsi di una radio trasmittente: a quel punto l’uomo aveva chiesto al giovane di mostrargli il contenuto del giubbotto, dal quale, una volta aperto, usciva un sistema elettronico video-audio collegato a un telefono cellulare e a un auricolare senza fili. Gli agenti della questura di Verona hanno scoperto anche un altro ragazzo con addosso un’apparecchiatura simile. I due ragazzi, denunciati, hanno confessato la truffa. Secondo gli investigatori le due autoscuole si facevano pagare almeno mille euro e in cambio fornivano ai ragazzi, iscritti alle loro agenzie, degli strumenti per suggerire in presa diretta le risposte all’esame.
La Polizia ha anche sequestrato tutti i dispositivi elettronici utilizzati per compiere la truffa.