“Abbiamo sempre citato la Francia come esempio per la determinazione con la quale decide sulle opere che sono considerate di interesse nazionale. Dopo il ‘débat public’ nessun intervento che produca blocchi o dei ritardi è ammesso”. Così il vicepresidente di Confcommercio e Conftrasporto Paolo Uggè interviene sul dibattito che riguarda la Tav, riacceso dalle dichiarazioni del neosindaco di Lione, contrario all’opera, e dalla replica di oggi della ministra Paola De Micheli, per la quale l’infrastruttura ‘deve andare avanti’. “Che un novello adepto delle teorie “Gretine”, forte del consenso ricevuto alle ultime elezioni, si permetta di mettere in discussione un’opera essenziale per lo sviluppo europeo dimostra quanto sia necessario una presa di posizione e rivalutazione a tutti i livelli del ruolo delle Autorità in seno al’Ue”, afferma Paolo Uggè. Conftrasporto è schierata a supporto della posizione espressa dalla signora ministro Paola De Micheli, che è subito intervenuta a sostenere l’utilità dell’opera transnazionale. Ricordo che la Tav è frutto di decisioni che sono state assunte a livello comunitario e che sono poi state tradotte in trattati e leggi nazionali. Per l’Italia l’opera è essenziale. Bloccarne l’uscita attraverso il traforo Torino-Lione metterebbe a rischio l’economia nazionale ed europea. Insomma non può essere consentito a un primo cittadino di bloccare un’opera che è stata giudicata indispensabile a livello europeo. Il presidente del Consiglio e il ministro degli Esteri supportino immediatamente con atti formali la presa di posizione dell’onorevole Paola De Micheli”, conclude Paolo Uggè. “Occorre agire subito e con la fermezza dimostrata. La Tav va difesa in tutte le sedi. Giorgio Gaber diceva che i pareri sono come i “co…ni” ognuno ha i suoi. Legittimo che il sindaco di Lione possa esprimerli. Indispensabile, altrettanto, che i governi e le Autorità comunitarie diano certezze”.