Nessun dubbio sulla bontà dell’obiettivo da raggiungere, contribuire a ridurre montagne di sostanze inquinanti, cancerogene, emesse dai tubi di scappamento di moltissimi camion spesso vecchissimi, e nessuna particolare incertezza neppure sul fatto che i i tir di nuova generazione alimentati a Gnl, gas naturale liquefatto, possano essere il miglior veicolo ( almeno attualmente disponibile e in attesa di scoprire se sarà d avvero possibile entrare nell’era dell’idrogeno o di chissà cos’altro) per difendere davvero l’ambiente e renderlo sostenibile. Le domande (e i dubbi) di moltissimi autotrasportatori, semmai, riguardano ben altri aspetti: i camion a gas possono davvero garantire le prestazioni offerte dai diesel? E possono assicurare anche le stesse percorrenze senza avere brutte sorprese in termini di costi di manutenzione ma anche per far fronte a possibili guasti? Perché l’affidabilità di certi tir è garantita da anni sul mercato e di strada ne hanno fatta ancora pochissima per dire che non si fermeranno. E senza dimenticare l’autonomia di percorrenza…. Domande ricorrenti, argomenti estremamente “pratici” che hanno fatto capolino anche durante il convegno organizzato nella sede di Snam a San Donato Milanese, per presentare la nuova flotta di 100 tir a Lng che nei prossimi cinque anni trasporteranno i tubi il acciaio del gruppo in sostituzione di 2vecchi” diesel, e alle quali ha voluto dare risposta direttamente Franco Fenoglio, presidente e amministratore delegato di Italscania che fornirà i nuovi veicoli a Snam. Tranquillizzando le imprese di autotrasporto e i padroncini interessati a percorrere questa strada.””Le motrici Scania acquistate da Snam dotate di motore a gas naturale da 13 litri , con una coppia di 2000 Nm e 410 cavalli offrono esattament ele stesse identiche prestazioni di un mezzo equivalente alimentato a gasolio”, ha esordito Franco Fenoglio, aggiungendo, iper quanto riguarda l’ “autonomia” che “ogni mezzo può percorrere fino a1100 chilometri, attraversando praticamente tutta l’Italia dove è possibile trovare, in particolar modo al nord e al centro, un’adeguata rete di stazioni di servizio”. In quanto al fatto che i camion a Lng non abbiano potuto percorrere ancora i milioni di chilometri necessari per garantire che il test di affidabilità è, impossibile negarlo, ha concluso poi Franco Fenoglio, evidenziando come proprio per questo Scania abbia deciso di farsi carico dei costi per riparazioni e manutenzioni straordinarie, attraverso un “contratto di manutenzione” della durata di 72 mesi che comprende anche la “componente” più costosa del mezzo.le cisterne. “Cha da sole”, ha sottolineato ‘l’ad di Italscania oltre che presidente di Unrae per i mezzi pesanti, valgono 20mila euro. Praticamente la differenza di costo fra in Tir diesel e un Lng. Ventimila euro che, in caso di problemi, gli acquirenti non dovranno pagare….