Il Cnel indica al Governo tre strade per far uscire l’Italia dagli “ingorghi” della logistica

Le inefficienze del comparto della logistica costano 30 miliardi di euro, penalizzando gli operatori nazionali rispetto ai competitors stranieri. Per invertire questa rotta e ridare slancio e competitività al settore, occorre procedere a una semplificazione delle norme. E’ questo l’obiettivo delle tre proposte di legge del Cnel (“Modifiche alla legislazione vigente per la semplificazione e la competitività del sistema della logistica italiana delle merci”, ”Delega al Governo per il riordino e la semplificazione della disciplina afferente il sistema della logistica delle merci” e”Modifiche all’articolo 1 del decreto legislativo 8 novembre 1990, n.  374, per la semplificazione e la competitività del sistema della   logistica italiana delle merci”) annunciate in Aula alla Camera per la semplificazione normativa del sistema della logistica italiana, attualmente frammentata.Una semplificazione messa nero su bianco in un testo organico che illustra chiaramente come sia possibile superare le criticità che determinano l’appesantimento operativo della supply chain italiana eliminando i colli di bottiglia in tutto il processo operativo dall’arrivo-partenza della merce fin dal ritiro-consegna, focalizzando l’attenzione sui flussi di import-export che sono quelli oggi maggiormente problematici  nella competizione internazionale.