Ventisette milioni di euro: tanto è costata al settore dell’autotrasporto la chiusura della superstrada E45, decisa dopo il sequestro da parte della magistratura del viadotto Puleto, considerato potenzialmente a rischio, nel periodo compreso fra metà gennaio e metà agosto. A calcolare i danni sono stati i responsabili di Uniontrasporti che hanno analizzato i flussi di traffico sulla E45 tra Orte e Cesena. Attraversando quattro regioni: Emilia Romagna, Toscana, Umbria e Lazio. Danni destinati ad aumentare considerato che il 10 luglio, è avvenuta la riapertura ai mezzi fino a 30 tonnellate, su due corsie con il limite di velocità a 50 chilometri orari, mentre per i mezzi sopra le 30 tonnellate restano in vigore le deviazioni sui percorsi alternativi, continuando così ad allungare i percorsi per chi trasporta merci. Sempre secondo i “conti” fatti dai responsabili di Uniontrasporti ammonterebbe invece a 13 milioni di euro il danno economico per gli automobilisti e a due milioni e mezzo quello per le attività a vocazione turistica della Valle del Savio dove in questi sette mesi sono stati registrati pesanti cali dei flussi turistici solitamente in crescita in primavera ed estate e pesanti vuoti nei diversi punti di ristoro.