Additivo antinquinamento, un trucco permette di non usarlo sui Tir. Ma la multa è di 20mila euro

Le vie del Signore sono infinite ma anche le strade delle truffe che viaggiano sotto il cofano di auto e camion sono moltissime. L’ultima in ordine di tempo riguarda un equipaggiamento elettronico capace far viaggiare i Tir  a piene prestazioni anche senza consumare AdBlue, l’additivo che riduce le emissioni di ossidi d’azoto consentendo anche ai mezzi non di ultima generazione di rispettare i parametri Euro VI. Acquistabile facilmente in Internet il dispositivo elettronico è stato progettato e realizzato per intervenire  annullando il  sistema che, per legge,  deve invece entrare in azione, riducendo drasticamente la potenza del motore, proprio  quando il serbatoio dell’addittivo è vuoto. Una truffa per non pagare il conto dell’additivo che rende altamente inquinanti moltissimi mezzi pesanti che così possono viaggiare a piene prestazioni anche senza consumare AdBlue. L’allarme è scattato in Gran Bretagna e in Spagna, Paesi che hanno deciso d’intensificare i controlli e di applicare la multa prevista, che è di 20mila euro, ma è ancora sottovalutato in altri Paesi europei, a partire proprio dall’Italia dove in generale i controlli sui mezzi pesanti sono scarsissimi nonostante i ripetuti allarmi lanciati da anni dalle associazioni di categoria, prima fra tutte Fai Conftrasporto, per avere maggiori verifiche e, dunque, più sicurezza su strade e autostrade.