In quattro giorni di viaggio ha trascorso 55 ore al volante, riposandosi solo per periodi di tre o quattro ore, fregandosene altamente delle norme sui tempi di riposo obbligatori fissati per evitare possibili colpi di sonno, per aumentare la sicurezza stradale. Fortunatamente (non per lui ma per molti altri) l’autista è incappato, a Macerata, in uno dei punti di controllo allestiti in occasione della campagna Tispol Truck & Bus, interrompendo la sua corsa visto che, oltre a una multa di mille euro, gli agenti della Polstrada gli hanno ritirato patente e carta di circolazione e tolto venti punti. Due autisti che viaggiavano con le calamite sul cronotachigrafo , per falsificare le ore di guida e di riposo, sono stati fermati invece sul tratto toscano dell’autostrada A1 da gli agenti di una pattuglia della Stradale di Firenze Nord. Per entrambi i conducenti è scattata una multa di 1600 euro e il ritiro della patente. Due esempi di come, con controlli “veri” sarebbe possibile cancellare dalle strade conducenti che rappresentano delle vere e proprie mine vaganti.