Il futuro per una mobilità ‘verde’ del mare è già possibile così come è possibile vederlo con i propri occhi. Basta raggiungere Venezia, dove all’Isola della Certosa, paradiso naturale della Laguna per il diporto e l’ambiente, è ormeggiato Energy Observer, il catamarano-progetto ideato e realizzato da Victorien Erussard, ricavato dal refitting di una barca a vela degli anni ’70, spinto solamente da sole, vento e idrogeno ricavato dall’acqua marina, pompata, desalinizzata, poi ricomposta e immessa nuovamente nel mare. Un’imbarcazione sostenibile, lunga 30,5 metri e larg 12,8, che è possibile ammirare “dal vivo” fino al 15 luglio dove gli 11 membri dell’equipaggio e gli sponsor tecnici hanno allestito un mini villaggio. Salpato da Saint-Malo, sulle coste francesi, nel giugno 2017 e approdato a Venezia, dopo essere passata per il Montenegro e la Croazia percorrendo già oltre 7.600 miglia lungo le principali rotte commerciali marine, Energy Observer proseguirà poi il suo grande tour mondiale destinato a concludersi nel 2022 con lo sbarco a New York alle Nazioni Unite. “L’idrogeno può rappresentare la naturale evoluzione dopo il carbone, la benzina, che ci permetterà di andare avanti senza perdere in termini di performance, di comfort, e di poter raggiungere gli obiettivi di zero anidride carbonica”, ha affermato il responsabile per la ricerca del team, Louis Noel Vivies. La barca-laboratorio, come spiega il portale www.mareonline.it, monta un motore elettrico alimentato da 141 metri quadrati di celle fotovoltaiche e da un sistema eolico. A questo sistema è stato accostato un sistema di stoccaggio di idrogeno ricavato dall’acqua marina, pompata, desalinizzata, poi ricomposta e immessa nuovamente nel mare. Viene così ridotto l’utilizzo di batterie, che permette di alleggerire notevolmente lo scafo.