“La sottrazione all’Anac della possibilità di impugnare i bandi di gara e di stabilire le regole di vigilanza, mascherata dietro lo ‘snellimento delle procedure’, come afferma il ministro Danilo Toninelli, rappresenta uno schiaffo a chi si è battuto per una maggiore trasparenza nella gestione degli appalti e un vero e proprio tradimento di quelle piazze nelle quali risuonava il grido ‘onestà, onestà’”. Ad affermarlo è la capogruppo Pd in commissione Ambiente, Chiara Braga, secondo la quale “è ancor più stupefacente che lo si faccia per evitare una paralisi nell’attività dei bandi che i dati invece smentiscono. La sottrazione al ‘pubblico’ e l’affidamento ai ‘privati’ del ruolo di affidamento e realizzazione delle grandi opere, il ritorno alla trattativa privata e ai meccanismi dell’offerta minima, alludono a un pericoloso ritorno al passato con il ripresentarsi sotto mentite spoglie della Legge obiettivo di berlusconiana memoria”.