Limiti alla circolazione dei Tir: aumenteranno i giorni nei quali dovranno restare fermi?

Il rilascio di eventuali deroghe alla limitazione della circolazione dei Tir sulle strade in particolari giornate “deve essere ben circostanziato e motivato nonché fondato su presupposti specifici ed altrettanto eccezionali”. Lo si legge nella sentenza con cui il Tar del Lazio ha accolto un ricorso proposto dal Codacons. Inoltre, si legge nella sentenza dovranno essere fornite alle Prefetture “puntuali indicazioni sui criteri e parametri alla base del rilascio degli eccezionali permessi in deroga, che garantiscano un omogeneità di condotta degli stessi Uffici, pur nella considerazione delle peculiarità dei singoli territori amministrati”. 
In una nota, il Codacons parla di “rivoluzione nel settore dei trasporti in Italia”, perché “per effetto della sentenza del Tar, dovranno da subito non solo essere ampliati i giorni in cui i Tir non potranno circolare sulle strade, ma anche riviste le deroghe ai divieti e i relativi criteri di concessione. Con il ricorso il Codacons chiedeva infatti di annullare la parte del decreto ministeriale n.571 del 19 dicembre 2017, concernente le limitazioni alla circolazione sulle strade fuori dai centri abitati in particolari giorni e per particolari veicoli relativamente all’anno 2018, poiché lo stesso non prevedeva alcuna limitazione nei giorni antecedenti o successivi ad alcune festività, quando cioè il traffico sulle autostrade è più intenso. Non solo. Per l’associazione il decreto, prevedendo la possibilità di circolare in deroga alle limitazioni in “casi di assoluta e comprovata necessità e urgenza”, non precisava i presupposti per il rilascio delle autorizzazioni in deroga”.
“Per effetto di tale sentenza dovrà da subito essere vietata la circolazione dei Tir nei giorni antecedenti e successivi le festività, e dovranno essere spiegati in modo esaustivo alle prefetture i criteri di concessione delle deroghe”, spiega il presidente Carlo Rienzi. “Si tratta di una sentenza importantissima perché i giudici hanno stabilito che la salute dei cittadini e la sicurezza stradale vengono prima degli interessi economici dei privati. Chiederemo un incontro al prossimo Ministro dei trasporti affinché le istituzioni si allontanino dalle lobby del settore”.