I loro camion viaggiavano regolarmente, non avevano probabilmente un giro di affari milionario, ma i padroncini non facevano risultare neppure un euro al fisco. Il Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Terni ha individuato 17 evasori totali, operanti nel settore dell’autotrasporto per conto terzi, con sede aziendale in varie località d’Italia, da Assisi a Perugia a Caserta, da Avellino a Bari, Lamezia Terme ed Enna.
Gli autotrasportatori, pur esercitando attività d’impresa, essendo in possesso di partita Iva e iscrizione negli appositi elenchi – si legge su un’agenzia Asca – non avevano presentato per una o più annualità alcuna dichiarazione né ai fini dell’Iva né ai fini delle imposte dirette.
I redditi sottratti al fisco, ammonterebbero complessivamente a circa 1,3 milioni di euro, ma il dato è ancora parziale visto che gli approfondimenti proseguono nelle regioni di appartenenza dei ”padroncini”.
Ai titolari di queste ditte d’autotrasporto che lavoravano per un’azienda ternana, le Fiamme Gialle sono arrivate proprio indagando su questa impresa, risultata comunque in regola e non coinvolta nella truffa all’Erario. Nell’ambito dei controlli, sono state esaminate le posizioni di ben 400 fornitori. I 17 evasori facevano parte proprio di questi 400.
Nel corso dell’attività è stata anche individuata un’officina meccanica il cui ambito d’attività è nel circondario di Terni, che tra il 2006 e il 2007 ha omesso di dichiarare circa 150mila euro, non avendo presentato la relative dichiarazioni dei redditi.