La polizia chiede aiuto agli autotrasportatori “puliti” per combattere chi viaggia fuorilegge

“Chiediamo la collaborazione di tutti i veri professionisti dell’autotrasporto italiani, ovvero, quelli che chiedono solo di poter lavorare rispettando le regole del gioco, senza concorrenza sleale, per assicurare a tutti più sicurezza sulle strade, perché aiutino chi sulle strade e’ chiamato a effettuare i controlli, e dunque la sicurezza, a smascherare chi gioca sporco. Chiediamo ai tantissimi autotrasportatori seri e onesti di fare squadra con gli operatori di polizia per combattere insieme la piaga della concorrenza sleale che nel trasporto merci non è più’ purtroppo l’eccezione ma la regola. Vogliamo fare rete perché solo così potremo vincere la battaglia della sicurezza e dell’onestà sulle strade: non ci interessa chi farà gol: l’importante sarà solo vincere”. Usa un paragone calcistico Nicola Salvato presidente dell’Anvu, l’associazione professionale polizia locale d’Italia per presentare dal palco del centro congressi di riva del Garda in occasione di Riva Euro Truck 2017 la partita della vita che l’Italia è ormai obbligata a giocare per garantirsi un futuro in cui l’asfalto non si trasformi in un far west con pochi che rispettano le regole e molti che rischiano la pelle. 

E lo usa proprio per invitare gli autotrasportatori a scendere in campo, al fianco di decine di migliaia di agenti di polizia locale per sconfiggere chi le strade le sta trasformando in un ring dove potersi sfidare senza esclusione di colpi, senza nemmeno pensare al fatto che un guadagno economico, magari minimo, potrà portare a un costo altissimo anche in termine di vite umane. “Penso ai conducenti, sempre più spesso stranieri, che guidano per ore di fila senza rispettare gli orari di riposo obbligatorio, a chi tarocca i cronitachigrafi proprio per non far scoprire che è al volante da 12 o 14 ore di fila, a chi falsifica le polizze assicurative o altri documenti”, spiega Nicola Salvato, “e proprio per smascherare queste situazioni chiedo aiuto a chi meglio di chiunque altro conosce i trucchi illegali: i camionisti. Lavoratori che viaggiando ogni giorno, spostandosi in ogni area d’Italia possono venire a sapere cosa accade. Dove c’è un chiosco per la vendita di calamite per falsificare il cronotachigrafo, dove può nascondersi l’officina che fa certi lavoretti o l’insospettabile che falsifica certi documenti… a tutti questi conducenti chiediamo di essere gli occhi e le orecchie di chi indossa la divisa e può ripulire le strade da questa concorrenza sleale che come in cancro sta minando e uccidendo il mondo dell’autotrasporto pulito. Ai camionisti ‘puliti’ chiediamo questo: segnalarci situazioni a rischio a indagare ci penseremo noi. Sperando anche in questo caso ancora in un preziosissimo aiuto, questa volta dallo Stato, affinché ci metta davvero in condizione di poter effettuare più controlli sulle strade. Cosa può fare lo stato per aiutarci in questa battaglia culturale per la sicurezza? Per esempio obbligare i Comuni a destinare i tantissimi soldi incassati dalle amministrazioni grazie alle multe di destinare quel denaro per avere sulle strade giorno e notte più pattuglie e più agenti adeguatamente preparati perché per eseguire un controllo ben fatto su un tir per esaminare la montagna di carte che la burocrazia impone occorrono preparazioni e aggiornamento. Per eseguire un controllo che permetta di scoprire se c’è del marcio occorrono 45 minuti buoni. Moltiplichiamoli per migliaia di controllo al giorno e capiremo che combattere questa battaglia non è certo semplice. Ma è indispensabile. In palio c’ è il diritto di un mare di persone oneste di poter lavorare senza essere sorpassato o addirittura spazzati via da concorrenti sleali e spesso delinquenti. In palio ci sono la sicurezza e la vita di moltissime persone ogni giorno. Una battaglia da combattere e vincere. Con l’aiuto degli autotrasportatori”.