Montebelluna, chi va al lavoro
in bicicletta si merita un premio

Si risparmia, ci si tiene in forma e si può anche vincere un premio. Andare al lavoro in bicicletta conviene. Almeno a Montebelluna, in provincia di Treviso, dove l’amministrazione comunale ha deciso di istituire il concorso “Al lavoro in bici”, giunto quest’anno alla terza edizione. La manifestazione, che ha preso il via il 21 settembre e si concluderà il 20 novembre, sta riscuotendo un grande successo. Quest’anno infatti si sono iscritte quasi 200 persone (in gran parte donne), il triplo rispetto al 2008. Partecipare è semplicissimo: basta andare al lavoro in bicicletta almeno venti giorni nell’arco dei due mesi e completare così un’apposita scheda. Già questo dà diritto a ricevere una guida dedicata al mondo delle biciclette. Ma c’è dell’altro: tra i partecipanti verranno infatti sorteggiati due viaggi in bici di una settimana da Passau a Vienna, due weekend, sempre in bicicletta, lungo la ciclopista San Candido-Lienz, e altri premi offerti dagli espositori della fiera Bicittà. “L’edizione di quest’anno è andata al di là delle più rosee aspettative”, commenta con soddisfazione l’assessore all’Ambiente, Franco Andolfato, “ciò significa che questa nuova formula è piaciuta, andando incontro a quello che avevamo auspicato fin all’inizio, ovvero che tale iniziativa potesse fare in modo di convincere chi non è ancora un abituale ciclista, a poterlo diventare, scoprendo quanto comoda è la bicicletta, invece della macchina, quando si devono percorrere dei tragitti di pochi chilometri, con un effetto positivo sull’ambiente. Chi sceglie la bicicletta contribuisce infatti al risparmio energetico, andando a diminuire la congestione del traffico (la maggior parte degli spostamenti che vengono fatti giornalmente con le automobili sono infatti di breve entità) e contribuendo alla riduzione di emissioni di CO2. Infatti se consideriamo, da un punto di vista ipotetico, che ogni persona che ha aderito debba percorrere in media tre chilometri al giorno, per almeno 20 giorni, diventano 60 chilometri a testa, che moltiplicando per le 200 persone aderenti diventano 12.000 chilometri percorsi in bici, anziché in macchina. Da alcuni dati risulta che un autoveicolo produce in media 153,5 grammi di CO2 (dato Legambiente per la media attuale delle case costruttrici). Questo significa che, con tali premesse, si potranno risparmiare almeno 1.800 chilogrammi di CO2 in atmosfera, con un conseguente effetto positivo sull’ambiente e sull’aria che respiriamo. Questo è il contributo che una semplice iniziativa come “Al lavoro in bici” può dare contro le emissioni inquinanti. Un modo ulteriore per sensibilizzare i cittadini sulla mobilità sostenibile e sulla riduzione delle emissioni inquinanti”.