Sangalli: “Trasporti eccezionali paralizzati, a quando una norma chiara per farli ripartire?”

“Fare di Milano un vero hub  infrastrutturale, il  centro da cui possa diramarsi la rete di trasporti nazionale e  internazionale, non solo rafforzerebbe il futuro del territorio ma di tutta Italia”. Parola di Carlo Sangalli, presidente della  Camera di commercio di Milano, che intervenendo ai lavori della prima giornata della Mobility Conference, in Assolombarda, ha evidenziato come   il capoluogo lombardo ” stia vivendo una stagione straordinaria di crescita, capace di realizzare grandi progetti e di  attrarre come mai in passato rilevanti  investimenti stranieri, vera  capitale delle start up che  rappresentano da sole un quinto di quelle italiane”. Il rovescio più bello della medaglia al quale fa da contraltare però una faccia decisamente meno splendente, perché, come ha affermato lo stesso numero uno di Confcommercio, “Milano e la  Lombardia si trovano nella parte più funzionante di un sistema  infrastrutturale nazionale che è ancora pesantemente penalizzato da diversi problemi. Si  stima che per via delle inefficienze logistiche in Italia perdiamo  circa il 2 per cento del Pil, pari a 34 miliardi di euro. Un vero autogol per la crescita e un freno per le potenzialità del  nostro territorio”. Così come un clamoroso autogol, ha denunciato Carlo Sangalli, è il caso trasporti eccezionali, “un settore che, dopo le recenti tragedie che hanno visti protagonisti i cedimenti di due cavalcavia è in  gravi difficoltà perché in attesa di disposizioni precise. Un problema che investe non solo le imprese di trasporto, ma tutto il sistema  produttivo italiano”.