La distrazione alla guida, unita a una situazione logistica evidentemente non impeccabile, stanno coprendo di sangue l’autostrada del Brennero nel Basso Trentino. Il cantiere “sul banco degli imputati” è quello aperto nei pressi del casello di Ala-Avio. Lunedì 13 due sorelle di Rovereto hanno perso la vita in uno scontro causato dai rallentamenti per il cantiere, mercoledì 15 marzo un 34enne di Lecco è stato ricoverato in prognosi riservata per aver tamponato violentemente un tir fermo in coda, mentre giovedì 16 si è registrato, purtroppo, l’ennesimo schianto mortale: un 48enne altoatesino al volante di una Mazda ha centrato il tir che gli stava davanti e che aveva dovuto rallentare proprio per i lavori. Per non parlare dei tamponamenti e degli incidenti meno gravi. Se è vero che certe coincidenze non esistono, c’è evidentemente qualcosa da migliorare nel cantiere in questione, anche se la dinamica dei tre incidenti mortali fa pensare più a distrazione o imperizia dei conducenti delle auto rimaste coinvolte. In due casi, infatti, l’autovettura guidata si è infilata ad alta velocità sotto un tir, mentre nell’incidente in cui sono morte le due sorelle di Rovereto la dinamica è meno chiara. Fatto sta che quello che qualcuno ha già ribattezzato “il cantiere maledetto”, in un trafficatissimo tratto di autostrada a due corsie, ha reso drammatica questa settimana.