“Il mondo pubblico, quello del governo e delle istituzioni, e il mondo privato, come quello dei lavoratori (ma anche delle associazioni che li rappresentano) possono percorrere le stesse strade e arrivare insieme a importanti traguardi. A condizione che ci sia la disponibilità e la competenza da entrambe le parti per condividere un progetto”. Parola di Simona Vicari, sottosegretario al ministero dei Trasporti, che ha voluto essere presente al Transpotec di Verona, uno dei più importanti appuntamenti a livello europeo per il mondo dei trasporti, proprio per presentare una “prova concreta” di questa possibile collaborazione pubblico-privato: il progetto Professione conducente, nato grazie al protocollo d’Intesa, tra Unrae, l’associazione italiana che riunisce le case automobilistiche estere, e il Comitato centrale per l’Albo nazionale degli autotrasportatori, che ha acceso il semaforo verde per la formazione di nuovi conducenti di veicoli adibiti al trasporto di merci.
“Un protocollo d’intesa che punta a far crescere un comparto produttivo che guarda con molta attenzione alla tutela dell’ambiente e alla mobilità sostenibile dando un impulso positivo alla soluzione del problema della disoccupazione giovanile”, ha sottolineato Simona Vicari, “che non sarebbe stato possibile sottoscrivere se non ci fossero stati protagonisti all’altezza. Rappresentanti del mondo dell’autotrasporto competenti, ai quali tutto il mondo del trasporto dovrebbe guardare come esempio”, ha concluso Simona Vicari, “perché solo con interlocutori che hanno una visione d’insieme è possibile superare ostacoli e tagliare nuovi traguardi. Come quello del progetto Professione conducente, che consente al nostro Paese di compiere un importante passo in avanti in un mondo, come quello dell’autotrasporto, in cui la tecnologia sta entrando di diritto, consentendo a moltissimi giovani di potersi formare pagando solamente il 20 per cento delle spese per conseguire la Carta di qualificazione del conducente per diventare professionisti della guida di domani, preparati a gestire le apparecchiature altamente sofisticate di cui i moderni veicoli sono dotati”.