Sconti sulle autostrade, contributi per l’acquisto di mezzi nuovi, Ferrobonus e Marebonus, il punto sulle criticità infrastrutturali che isolano ancor di più la Sicilia. Di tutto questo si è parlato nell’incontro che si è tenuto venerdì 22 luglio nella Prefettura di Catania tra il sottosegretario con delega per l’autotrasporto, Simona Vicari, e i rappresentanti sindacali dell’autotrasporto siciliano. Un incontro organizzato per porre l’attenzione sulle difficoltà in cui opera il settore nell’isola, per individuare soluzioni ma anche “per illustrare le misure previste per l’autotrasporto poco utilizzate dagli operatori delle isole”, spiega Fai Sicilia in una nota.
Durante l’incontro, Enrico Finocchi, direttore generale della Direzione Generale per il Trasporto Stradale e per l’Intermodalità del Ministero, ha sottolineato che “l’iter per gli sconti autostradali per il 2015 è in fase avanzata rispetto al passato e che in termini di percentuale di sconto i mezzi con classificazione euro 3 andranno a beneficiare di un piccolo aumento rispetto agli anni precedenti”, si legge nella nota di Fai Sicilia. Per quanto riguarda gli investimenti, sono stati stanziati 25 milioni di euro, soprattutto per veicoli a trazione alternativa. “Un aspetto importante che è emerso durante l’incontro e che la domanda ed il relativo acquisto dei beni sovvenzionati dovrà avvenire dalla pubblicazione del decreto in Gazzetta ufficiale che verosimilmente sarà intorno alla prima quindicina del mese di settembre 2016”, spiega Fai Sicilia che consiglia alle imprese di “non effettuare acquisti prima della pubblicazione del decreto”. Nel decreto investimenti sono previsti 6,5 milioni di euro per mezzi euro 6 con la procedura della rottamazione, 9 milioni di euro per rimorchi e semirimorchi per intemodalità, 6,5 milioni di euro per i pacchetti per intermodale (casse mobili). “Con riguardo al Ferrobonus sono previsti 20 milioni di euro per tre anni, il contributo riconosciuto per treno/km all’operatore logistico vede la novità di un progetto triennale”, spiega sempre Fai Sicilia, che ha partecipato all’incontro con il segretario regionale, Giovanni Rinzivillo. “Il Marebonus, strutturato come contributo agli armatori, vedrà misure rivolte al miglioramento delle rotte con progetti triennali per 45 milioni l’anno. La misura punta ad una maggiore flessibilità di orari, linee, capacità di stiva e maggiori servizi di bordo. Gli armatori dovranno presentare i propri piani con l’appoggio degli autotrasportatori che usufruiranno dei servizi e questi ultimi beneficeranno di un ribaltamento dei contributi previsto nel decreto. Mentre l’iter per il Ferrobonus sta per concludersi per il Marebonus si attende ancora il parere preventivo della Commissione europea che pare essere orientata positivamente”. Durante il dibattito si è discusso delle varie criticità, prima di tutto quelle infrastrutturali. “Tra le richieste formulate la possibilità di verificare e attuare le deroghe previste sui tempi di guida e riposo e la richiesta di una verifica e modifica di alcune norme del codice della strada con riferimento alle sanzioni. Con riferimento alla formazione sul cronotachigrafo è di prossima uscita un decreto che regolamenterà i corsi e mirerà alla esenzione della responsabilità oggettiva delle imprese”. Corsi che, spiega Fai Sicilia, “potranno essere inseriti nei piani formativi finanziati dal Ministero”. Per leggere il resoconto completo dell’incontro realizzato da Fai Sicilia clicca qui.