Il mercato italiano dell’auto chiude il primo semestre del 2016 con oltre un milione di immatricolazioni. Era dal 2011 che non si registravano dati così alti. “Al giro di boa di metà anno il mercato italiano dell’auto si conferma in ottima salute”, commenta il Centro Studi Promotor che parla di “prospettive favorevoli” per la seconda parte del 2016. “La ripresa in atto, oltre a svilupparsi con un tasso costantemente a due cifre”, afferma il presidente Gian Primo Quagliano, “appare decisamente solida, come risulta chiaramente dal fatto che la crescita non interessa particolari settori di domanda, ma l’intero mercato: crescono tutti segmenti di prodotto, crescono tutte le ripartizioni territoriali, crescono gli acquisti dei privati e crescono quelli delle aziende”.
I dati del ministero dei Trasporti dicono che a giugno le immatricolazioni sono state 165.208, l’11,9 per cento in più rispetto allo stesso mese del 2015. Una frenata, rispetto ai dati sbalorditivi di maggio (+27,3 per cento). Nel primo semestre sono state targate 1.041.854 auto (+19,15 per cento). Per il 18° mese consecutivo Fca fa meglio del mercato, anche grazie ai grandi risultati di Alfa Romeo (+34 per cento), trainata dalla Nuova Giulia. Segno positivo anche per Jeep (+20,3 per cento) e per Fiat (+13,9 per cento). Continua “il dominio dei modelli del gruppo nella top ten”, con sei vetture presenti in classifica di cui tre (Panda, 500L e Ypsilon) sul podio. Positivo debutto anche per la 124 Spider, che è già prima nel suo segmento con una quota del 39,9 per cento. “È ripresa la voglia di mobilità degli italiani”, osserva l’Unrae, l’associazione delle case automobilistiche estere, che ricorda: nei sei mesi 2016 lo Stato ha incassato 3,7 miliardi di euro di Iva e il settore ha generato un fatturato di 20,9 miliardi di euro. Più prudente Federauto: “La crescita è stata conseguita dalle ‘turbo-promozioni’ e dalle auto chilometro zero. Prevediamo che il secondo semestre viaggerà a un tasso di crescita inferiore”. Una stima che trova conferma nei dati dell’Osservatorio Findomestic che registra per i prossimi tre mesi un calo della propensione all’acquisto di auto nuove e usate. Secondo Promotor, invece, l’agevolazione fiscale dei ‘superammortamenti’ scadrà il 31 dicembre e quindi ci potrebbe essere un rush finale degli acquisti di auto di imprese e società.