Non c’è pace per l’industria dell’auto. Dopo il dieselgate, un nuovo scandalo investe il settore. Questa volta nel mirino ci sono le gomme. Tutto è partito dal costruttore finlandese Nokian, celebre per aver inventato negli Anni 30 le gomme invernali, che si è autodenunciato per aver fornito a numerose riviste specializzate dei treni di pneumatici truccati, con lo scopo di ottenere risultati migliori nelle prove comparative. Una pratica che, secondo la Nokian, sarebbe diffusa da tempo nel settore.
A febbraio, Ari Lehtoranta, presidente e ceo di Nokian, aveva denunciato il fenomeno al quotidiano Kauppalehti di Helsinki, sottolineando che era arrivato il momento di fare più trasparenza e nei giorni scorsi il vicepresidente marketing e comunicazione della Casa scandinava, Antii-Jussi Tahtinen, ha ribadito il concetto durante la presentazione alla stampa internazionale del nuovo pneumatico invernale WR A4. L’autodenuncia non sembra finora avere avuto particolare eco in Italia e a livello internazionale tra gli altri produttori. Solo Michelin a febbraio con un comunicato della Casa madre aveva negato di avere effettuato tali pratiche. Nel chiedere scusa agli automobilisti, Lehtoranta sottolineava nell’articolo che era arrivato il momento di fare più trasparenza. “Quello che era un comportamento generalmente accettato nel passato, in questo momento in cui prevale la trasparenza etica non è più accettabile”, ha ribadito Antii-Jussi Tahtinen alla stampa nei giorni scorsi, nel centro ricerche Nokian di Ivalo. ”Deve iniziare”, ha aggiunto, “un’era più morale nell’industria del pneumatico. Servono regole etiche per i test: noi ce le siamo date e le abbiamo pubblicate sul nostro sito internet lo scorso novembre”. Il dirigente di Nokian ha però sottolineato che il comportamento scorretto si sarebbe limitato a influenzare il giudizio della stampa e non avrebbe interessato affatto l’omologazione dei pneumatici né la loro rispondenza produttiva ai valori dichiarati.