L’omicidio stradale è legge, sì del Senato alla fiducia. Giovanardi: “Norme folli”

Via libera al disegno di legge per l’omicidio stradale. Il Senato ha infatti detto sì alla fiducia chiesta dal Governo con 149 voti a favore, tre contrari e 15 astenuti. Ora l’omicidio stradale è legge, ma non sono mancate le polemiche. “Contrariamente a quanto crede l’opinione pubblica, la nuova normativa in qualche modo favorisce drogati, ubriachi, pirati della strada che dovevano essere più severamente puniti rispetto a episodi che hanno indignato e sconvolto i cittadini, che vengono invece in qualche modo parificati a qualsiasi automobilista che si ritrovi senza dolo e colpa grave a provocare un incidente stradale, con pene superiori in certi casi a quelle che colpiscono stupratori o rapinatori”, ha detto il senatore di “Idea” Carlo Giovanardi.

“Quando fra pochi giorni la legge entrerà in vigore”, ha spiegato Giovanardi motivando il voto contrario della sua componente al disegno di legge, “la madre di famiglia che accompagna i bambini a scuola, il neo patentato, il lavoratore che fa uso dell’automobile, se avrà la sfortuna di provocare un incidente mortale rischia dai 5 ai 10 anni di carcere e in caso di due decessi sino a 18 anni, e anche se si fermerà per prestare aiuto collaborando con le autorità sarà comunque arrestato, è evidente che i tre emendamenti presentati, che avrebbero almeno corretto quest’ultima follia evitando l’arresto, sarebbero stati approvati a voto segreto dall’Assemblea, motivo per il quale il Governo con la solita arroganza ha posto la questione di fiducia”.
“L’omicidio stradale finalmente diventa legge. Per troppi anni si è stati passivi di fronte alle stragi che si sono consumate, con tante vite spezzate, anche con mamme, bambini e giovani”, ha detto in Aula Giuseppe Lumia, capogruppo Pd in commissione Giustizia del Senato. “Senza dimenticare le lesioni gravi e gravissime che hanno menomato e distrutto per sempre l’integrità fisica di migliaia di persone. Ben 5 passaggi tra Camera e Senato non lasciavano più spazio alla melina, al tentativo ogni volta di cambiare qualcosa”, ha aggiunto, “il voto di fiducia ha rotto questo immobilismo che finalmente dà al nostro Paese uno strumento per colpire con severità i pirati della strada e chi si mette alla guida dell’automobile causando lesioni perché ubriaco, perché sotto effetto di droghe o perché si sono violate le principali e più delicate norme del codice della strada. Più rigore, meno immobilismo”, ha concluso Lumia, “sono la scelta contenute in questa legge. E’ necessario un approccio integrato. Nessuno lo nasconde, anzi, sono già in fase di avvio gli strumenti della prevenzione, dei controlli, della manutenzione delle nostre strade e della messa in sicurezza delle automobili. Le associazioni delle vittime della strada hanno chiesto con forza che il Parlamento arrivasse a questo obiettivo. Oggi questa legge finalmente diventa realtà”.