Ausiliari fermati dalla Cassazione, possono fare multe solo per le strisce blu

Gli ausiliari possono fare le multe soltanto per le aree di sosta delimitate dalle strisce blu. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione con una sentenza – la numero 2973 del 15 gennaio 2016 e pubblicata il 16 febbraio – che di fatto pone dei limiti chiari alle competenze di quelli che vengono definiti “aiuti vigili”.

La sentenza, si legge su ansa.it, stabilisce che “mentre i dipendenti delle aziende di trasporto pubblico possono elevare multe agli autoveicoli solo con riguardo alle corsie riservate ai mezzi pubblici, gli ausiliari della sosta devono limitare il proprio raggio d’azione alle aree di sosta in concessione e limitatamente agli spazi delimitati dalle strisce blu”. Gli altri verbali sono nulli, “indipendentemente o meno da delibere comunali che ne amplino i poteri”. Con la sentenza in questione, i giudici hanno annullato una multa per divieto di sosta elevata a Torino da un ispettore della società di trasporti Gtt, autorizzato con delibera “anche ad accertare le violazioni in materia di sosta su tutto il territorio comunale”. “Poiché la violazione concerneva la sosta su di un marciapiedi non funzionale al posteggio o alla manovra in un’area in concessione e neppure alla circolazione in corsie riservate ai mezzi pubblici, si è ritenuto che l’accertamento potesse essere compiuto esclusivamente dagli agenti di cui all’art. 12 C.d.S. e non anche dagli ausiliari del traffico”, si legge nella decisione della Corte. In particolare riguardo al raggio d’azione degli ausiliari della sosta, la Corte di Cassazione ha chiarito che le loro competenze sono limitate ”alle sole aree adibite al parcheggio a pagamento, seppure connesse nell’area oggetto di concessione, ma solo limitatamente agli spazi distinti con strisce blu”.