Giallo del carico svanito nel nulla, la soluzione potrebbe essere la più… logistica

Che fine hanno fatto diversi bancali carichi di prodotti alimentari di valore come confezioni di caffè e bottiglie di superalcolici, che una delle principali società di grande distribuzione, Carrefour, aveva affidato per l’immagazzinamento e la consegna nei punti vendita a una delle più importanti società di logistica, Kuehne + Nagel? E dietro la loro sparizione si cela qualche dipendente “infedele”? Sono queste le domande alle quali stanno cercando di dare risposta i magistrati della Procura della Repubblica di  Novara e i carabinieri che, dietro loro ordine, hanno eseguito una perquisizione nei depositi di un’altra società, la Kamila srl, a Brignano , in provincia di Bergamo. La perquisizione  è scattata nell’ambito di un’inchiesta avviata a fine agosto scorso dopo che i responsabili del gruppo Carrefour avevano denunciato la sparizione di diversi bancali di merci dai magazzini di Cameri gestiti da Kuehne + Nagel, che all’epoca gestiva anche i depositi nella bassa Bergamasca ceduti il 14 settembre scorso alla Kamila srl. Ecco  spiegato perché martedì mattina all’ingresso principale dell’area a Brignano sulla quale sono stati costruiti  magazzini per oltre 55 mila metri quadrati inaugurati nel 2008 da Kn e destinati a veder transitare e stoccare milioni di tonnellate di merci gestite dal gruppo d’acquisto  Agorà (consorzio di quattro aziende della grande distribuzione come la varesina Tigros, la piemontese-ligure Sogegross , la valtellinese Iperal  e i Supermercati Poli , operativi in Trentino Alto Adige), si sono presentati una decina di investigatori, “armati” di un decreto di perquisizione emesso dalla Procura della Repubblica del tribunale di Novara. Obiettivo: cercare eventuali prove della sparizione, avvenuta il 20 agosto scorso a Cameri, di  bancali di merce asportati presso i magazzini di proprietà di Carrefour. Ma perché cercarli nei capannoni di proprietà di un’altra azienda, la Kamila srl? Forse per cercare conferma al sospetto che i ladri potessero aver utilizzato come nascondiglio i capannoni all’epoca della sparizione delle merci ancora di proprietà del colosso svizzero, al quale solo dalla scorsa metà di settembre la società Agorà  aveva tolto l’incarico, svincolandosi da questo rapporto con KN per iniziare una nuova attività con una nuova società, la Kamila appunto, nata dalla cessione di ramo d’azienda di Kn a Kamila stessa. Per trovare una risposta i carabinieri hanno  scartabellato in tutti i documenti redatti il 12 e 13 settembre scorso, date in cui i responsabili della nuova società, costituita dalla società Agorà e da BB Holding, capogruppo del gruppo Italtrans, per subentrare a Kn, hanno realizzato un inventario nel quale sono stati registrate le giacenze, le scadenze e i lotti per alcune decine di migliaia di pallet. Ora resta ancora da ricostruire il percorso fatto dai bancali di caffè, whisky, ma anche cioccolati svaniti nel nulla. Sempreché la rotazione molto rapida dei bancali nei magazzini non abbia cancellato le eventuali prove…