Auto, il mercato cresce ma è una ripresa lenta: i volumi sono quelli degli Anni 80

Immatricolazioni in crescita e percentuali che si alzano. Il mercato dell’auto continua ad accelerare anche se, come fanno notare le associazioni di settore, i livelli pre-crisi sono lontani. I volumi sono quelli di inizio Anni 80: una ripresa lenta ma, fortunatamente, costante. A luglio, infatti, il mercato italiano ha registrato una crescita del 14,54 per cento rispetto allo scorso anno. Le immatricolazioni sono state 131.489. Meglio del mercato ha fatto Fiat Chrysler Automobiles, con 37.248 vetture immatricolate, il 19,33 per cento in più del luglio 2014, con la quota che sale dal 27,19 al 28,33 per cento.

Con luglio, il mercato ha superato il milione di nuove vetture consegnate. Le immatricolazioni nei primi sette mesi del 2015 sono state infatti 1.005.409, contro le 872.856 dello stesso periodo 2014, con un incremento del 15,19 per cento. Nel bilancio pesano anche le tante offerte promozionali messe in campo dalle varie marche. “Un’altra crescita a doppia cifra, la settima consecutiva, caratterizza l’andamento del mercato auto a luglio”, osserva l’Anfia, l’Associazione nazionale filiera industria automobilistica. “I volumi totalizzati ci ricordano, comunque, che siamo appena nella prima fase di uscita dalla crisi e che molti mesi ancora ci separano dal raggiungimento delle dimensioni ideali per un mercato come quello italiano”. Se il tasso di crescita si mantenesse anche nei prossimi mesi, aggiunge Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor, “il 2015 potrebbe chiudere a quota 1.565.000 immatricolazioni”. Un risultato, osserva, “migliore degli ultimi anni” e, vicini ai volumi dei primi Anni 80, “ancora lontano dagli standard ante-crisi”. Ecco perché Unrae, l’Associazione delle Case automobilistiche estere presieduta da Massimo Nordio, auspica “un piano di vera attenzione alle possibilità di spesa delle famiglie e alla gestione dei costi da parte delle aziende, con pacchetti di riduzione del carico fiscale mirati ed efficaci”. Misure indispensabili, conclude Federauto, la Federazione italiana concessionari auto, per far sì che la crescita per quanto lenta sia almeno “costante”.