Dopo sette anni consecutivi di calo tornano a crescere, anche se di poco, i consumi di benzina e gasolio. Nel 2014, infatti, le elaborazioni del Centro Studi Promotor su dati del Ministero dello Sviluppo Economico, indicano una crescita dello 0,7 per cento. Poco se confrontato con il passato: tra il 2006 e il 2013 i consumi sono infatti diminuiti del 21 per cento. Crescono nel 2014 anche le entrate per l’erario (+1 per cento), salite a 36,1 miliardi di euro.
Dai dati emerge che nel 2014 la spesa per benzina e gasolio in Italia è stata di 62,5 miliardi contro i 63,7 miliardi del 2013, con un calo dell’1,8 per cento. La contrazione della spesa nonostante l’aumento dei consumi è dovuta a una diminuzione del prezzo medio ponderato dell’1,83 per cento per la benzina e del 2,71 per cento per il gasolio. Si tratta di contrazioni molto inferiori a quelle che si sono verificate a partire da ottobre per effetto del calo del petrolio greggio e che avranno sicuramente un impatto notevole nei prossimi dati sui consumi e la spesa per carburanti auto nel 2015. Il calo della spesa, sottolinea il Csp, ha penalizzato esclusivamente la componente industriale, cioè la quota che va all’industria e alla distribuzione, mentre la componente fiscale, cioè la quota che va all’Erario, ha avuto un modesto incremento. La componente industriale della spesa è stata infatti di 26,5 miliardi con un calo del 5,4 per cento, mentre la componente fiscale è stata di 36,1 miliardi con un incremento dell’1 per cento. Stando ai prezzi degli ultimi giorni, Quotidiano energia e Staffetta Quotidiana rilevano lievi correzioni al rialzo, ma senza grandi scossoni. Anche per la prossima settimana, l’Osservatorio Figisc-Anisa Confcommercio prevede prezzi sostanzialmente stabili.