Assicurazione auto “a consumo”? Conviene solo se si fanno pochi chilometri l’anno

Una Rc auto a “consumo”? È conveniente solo se si percorrono meno di 10mila chilometri all’anno. Il sito Facile.it, che mette a  confronto i prezzi di diversi servizi per la vita quotidiana, tra i quali appunto l’assicurazione dell’auto, ha pubblicato un’analisi redatta da Raffaele Dambra sulle assicurazioni a chilometro. Si tratta di prodotti che prevedono una quota fissa di premio e una variabile in base a quanto l’auto percorre nel periodo di riferimento (in genere un anno, ma potrebbero essere anche sei mesi).
Come vengono calcolati i chilometri percorsi con esattezza? Semplice, viene installata sull’auto una “scatola nera” in grado di registrare tutte le informazioni, in particolare itinerari e distanze. “I prezzi delle polizze vengono solitamente suddivisi in fasce di percorrenza”, si legge su Facile.it, “e i clienti possono ovviamente scegliere quella più indicata a seconda dell’uso che intendono fare della propria auto: occhio però a non superare la soglia, o si rischia di incorrere in un corposo aumento della tariffa da pagare. Risulta quindi evidente come l’assicurazione a km possa risultare particolarmente vantaggiosa solo se si utilizza l’automobile per brevi distanze: in particolare, gli esperti del ramo la consigliano se gli spostamenti sono inferiori ai 5.000 km all’anno. In questo caso si può davvero risparmiare dal 30% al 60% rispetto a una normale polizza”. Da 5.001 a 10.000 chilometri vi può ancora essere convenienza, ma oltre i 10mila sicuramente no.