Limite a 30 all’ora per le strade piene di buche: “Non ci sono soldi per ripararle”

Strade piene di buche che costringono i motociclisti a pericolosi zigzag e automobilisti e camionisti a fastidiosi sobbalzi sul sedile. Un panorama comune a diverse infrastrutture italiane. Sarebbero da sistemare ma, in molti casi, mancano i soldi. Così le varie amministrazioni corrono ai ripari cercando soluzioni alternative. Come a Perugia, dove spending review, patti di stabilità, mancati trasferimenti statali di risorse hanno messo a dura prova il bilancio della Provincia. Così il presidente, Marco Vinicio Guasticchi, ha pensato di risolvere il problema abbassando a 30 chilometri orari il limite di velocità di molte strade.

“Non potendo intervenire sulla manutenzione ordinaria delle strade di nostra competenza, soprattutto in prossimità di particolari situazioni di rischio per l’incolumità degli automobilisti a causa della mancanza di fondi saremo costretti a installare segnali stradali di limitazione di velocità”, ha spiegato Guasticchi. La Provincia di Perugia gestisce circa 2.000 chilometri di strade del demanio provinciale e 670 di quello regionale: complessivamente, spiega l’ente in un comunicato, 16 milioni di metri quadrati di pavimentazione bitumata. L’ente stima che, per ripristinare condizioni di sufficiente manutenzione, sarebbero necessari, solo per le pavimentazioni, 112 milioni di euro per le strade provinciali e 41 per quelle regionali. Ma il bilancio della Provincia “consente di contare appena su 800mila euro”. Pertanto “se non verranno destinate risorse adeguate, ci vedremo costretti ad abbassare la velocità”, ribadisce Guasticchi, parlando di “provvedimento limite, ma da una parte non possiamo interrompere un servizio pubblico quale è il collegamento viario, dall’altra non possiamo venir meno alle nostre responsabilità nei confronti dell’utenza che ha diritto di circolare su strade sicure”.