Con l’approvazione votata martedì, un ramo del Parlamento ha definito quali saranno le nuove disposizioni del Codice della strada. Chiariamo subito che queste per entrare in vigore devono essere approvate, senza modifiche, dal Senato. Quindi la gente deve sapere che per ora restano in vigore le norme di oggi. Il Governo si trova nella condizione di chiedere all’altro ramo del Parlamento di approvare, con un rapido esame e senza modifiche, il testo della Camera o di emanare un decreto legge che recepisca l’elaborato approvato. Già in passato, in vista del periodo estivo, tale metodo è stato utilizzato. Questa volta il ricorso a un nuovo decreto legge diventa però più problematico alla luce del fatto che con il decreto sicurezza si è voluto già apportare modifiche ad alcuni articoli del codice. Un modo di legiferare dilettantesco e improvvido su una materia la cui complessità richiederebbe un coordinamento competente e non la ricerca di momenti di visibilità da parte di chi continua a pensare di utilizzare il Codice della strada per condurre battaglie di sicuro valore ma non pertinenti. Detto questo, bisogna comunque riconoscere che il testo licenziato dalla Camera rappresenta un contributo per una maggior sicurezza.
Principi quali la guida anticipata accompagnata (che non è, come affermato, il “foglio rosa anticipato”, ma un percorso formativo che consente ai giovani di avvicinarsi più preparati alla guida); l’inasprimento in modo proporzionale al danno determinato a terzi delle sanzioni, soprattutto nei casi di alterazione determinata da sostanze stupefacenti o alcoliche; la tolleranza zero per i neo patentati e per i conducenti professionali sull’uso di droghe e sostanze alcoliche; la revoca della patente per talune violazioni; le modifiche di norme sul trasporto pesante con il coinvolgimento di tutti i soggetti che partecipano ad effettuare un’operazione di trasporto; l’applicazione del sistema della patente a punti per gli esteri e una regolamentazione per evitare l’utilizzo dei proventi delle sanzioni per i bilanci dei Comuni; e infine la razionalizzazione della norma sui limiti di velocità sui tratti dove sono istallati i tutor; sono le più significative correzioni apportate. Conftrasporto, in particolare trova positive le modifiche apportate sul trasporto pesante che in gran parte recepiscono i contenuti delle richieste che, anche attraverso le colonne di Libero con lettere aperte, erano state presentate. Gli emendamenti del relatore onorevole Moffa hanno recepito gran parte di quelli presentati dal capo gruppo della Lega Nord Padania onorevole Alessandro Montagnoli e l’impegno del presidente della Commissione onorevole Mario Valducci hanno messo il sottosegretario Bartolomeo Giachino nella condizione di mantenere gran parte degli impegni che a nome del Governo aveva assunto con la categoria. Con una maggior determinazione potevano essere risolte, una volta per tutte, sia la regolamentazione dei trasporti eccezionali di prefabbricati, coils, blocchi di pietra all’interno di un ben definito raggio, sia la previsione di licenziamento per giusta causa nei casi in cui il conducente venisse trovato in stato di alterazione per abuso di prodotti alcolici e uso di sostanze stupefacenti. Purtroppo invece, ancora una volta, non si è determinata la condizione per decidere. Conftrasporto chiede che l’approvazione, da parte del Senato, avvenga prima del mese di agosto. Nel caso di impossibilità attiriamo l’attenzione del Governo sulla opportunità di inserire le nuove norme in un provvedimento d’urgenza come era stato comunicato. Per il futuro bisognerà però evitare di intervenire sul codice della strada con misure non coordinate e con iniziative estemporanee. Il tema della sicurezza, delle vittime della strada e della circolazione impatta troppo con la vita di ogni giorno di tanti cittadini per essere lasciata a improvvisazioni. Sarà indispensabile pensarci.
Paolo Ugge