Si parla tanto di carburanti alternativi come metano e Gpl, ma chi deve acquistare un veicolo nuovo, oltre ai costi leggermente superiori rispetto ai propulsori a benzina o diesel, si deve scontrare contro un altro problema, la carenza dei distributori. Ora la situazione sembra via via cambiare. È stato infatti siglato un accordo per lo sviluppo della rete di distributori di metano per autotrasporto tra le Regioni Emilia-Romagna, Liguria, Lombardia e Piemonte, Aiscat (concessionarie autostrade), compagnie petrolifere e Legambiente.
In Emilia-Romagna, pur da sempre all’avanguardia per le auto a gas, oggi il metano viene erogato solo in 9 dei 36 distributori presenti in autostrada e nessuno sull’A1 Bologna-Firenze, dove l’accordo prevede distributori di metano nelle due stazioni di servizio Cantagallo est e ovest. Il potenziamento era in un documento della Conferenza delle Regioni, alla quale Legambiente presentò a fine 2011 uno studio. Secondo l’intesa, l’apertura di nuovi punti di rifornimento non avverrà attraverso contributi economici, ma con un libero accordo tra compagnie petrolifere e concessionarie di autostrade. Le Regioni si impegnano, senza oneri di bilancio, a favorire soluzioni celeri di eventuali problematiche nell’approvazione degli impianti di metano e ad informare se si rendessero disponibili risorse. Le società petrolifere si impegnano a potenziare le aree di servizio con il metano. Le concessionarie autostradali anche a prevedere, per l’affidamento futuro di aree di servizio, che si installino anche gli impianti a metano. Aiscat promuoverà verso i propri associati lo sviluppo della rete di metano.