“L’euro debole, il prezzo del petrolio che cresce e le accise che aumentano sono una miscela esplosiva per i prezzi dei carburanti. I prezzi rischiano di continuare a salire”. Lo ha detto Paolo Scaroni, l’amministratore delegato dell’Eni, spiegando che con l’aumento dei prezzi dei carburanti, la gente consuma di meno: “In Italia nei primi sei mesi dell’anno c’è stato un calo dei consumi dei prodotti petroliferi pari al 9 per cento, una cosa mai vista a memoria d’uomo; vuol dire che il consumatore soffre di questi aumenti in modo particolare”.
In realtà le compagnie petrolifere hanno provato quest’estate a invogliare i consumi con i maxi-sconti dei fine settimana, ideati proprio da Eni e replicati da altri marchi. Anche se, in molte località, alle code ai distributori nel weekend ha fatto da contraltare il deserto dei giorni lavorativi. In ogni caso, come ha confermato Scaroni, la campagna di sconti di Eni finirà il 3 settembre, “ma non è detto che non potranno esserci altre iniziative”.
In questo periodo di crisi, il caro-benzina sta mettendo a dura prova le famiglie italiane. “Noi in Eni siamo determinati a fare la nostra parte”, ha detto Scaroni, “perché l’energia, tutta quella di cui abbiamo bisogno e a un prezzo ragionevole, sarà ingrediente essenziale della nostra ripresa”. “Faccio fatica a immaginare un’Eni che va a gonfie vele mentre il nostro Paese passa da una crisi all’altra”, aggiunge. Ma in tutto questo Scaroni si dice “ottimista”.