“Striscia la Notizia” aveva rivelato per prima il vizietto di alcuni benzinai che taroccavano le pompe prima di fare il pieno. Dal 2011 sono in corso indagini da parte del comando della Guardia di Finanza su alcuni gestori di pompe di benzina, che avevano messo in atto gravi condotte a danno di numerosi automobilisti: più precisamente, approfittando di attimi di distrazione dei clienti, alcuni benzinai caricavano sulle carte carburante di quest’ultimi importi superiori rispetto al carburante effettivamente immesso, trattenendo in media sei euro per rifornimento (circa tre litri di carburante).
A marzo 2012, il comando dei finanzieri di Padova ha effettuato diversi controlli metrologici delle pompe di benzina, compiendo 210 “prove di erogazione” su 350 distributori tra Padova e provincia. L’operazione si è conclusa con il sequestro di 24 colonnine “taroccate”, che immettevano nei serbatoi una quantità di carburante inferiore rispetto a quella indicata sui display. Da segnalare inoltre che i controlli hanno toccato anche le tessere carburante, il gasolio agevolato destinato alle aziende orto-florovivaistiche e gli impianti privati di distribuzione all’interno delle aziende. Anche per queste situazioni sono state riscontrate varie irregolarità: compilazione di tessere carburante false o, in alcuni casi, cedute ad aziende per incrementare fittiziamente i costi, uso del carburante agevolato per vetture a scopi non agricoli e mancanza del certificato di prevenzione antincendio necessario per l’installazione di impianti privati.