Un’altra triste storia dal mondo dell’autotrasporto. Una storia di disperazione e di una famiglia attanagliata dalla crisi e dai debiti, che per cercare di uscire da questa situazione cerca però la strada peggiore, ossia il crimine. I fatti si svolgono nella Marche, in provincia di Pesaro. La protagonista è una donna, madre di quattro figli e moglie di un camionista. Una vita passata ad aspettare il marito sempre in viaggio e a crescere i bambini. Poi la situazione inizia a peggiorare, c’è la crisi. Il marito ha meno lavoro.
E quando lavora deve praticare prezzi bassi, da fame. Tutta colpa dei costi del gasolio pensa lei e nel suo farneticare ecco che elabora un piano diabolico. E, se la prende, indovinate con chi? Proprio con il benzinaio. Lo minaccia. “O paghi il pizzo, oppure ti faccio saltare la stazione di servizio”. Gli manda una lettera anonima con una richiesta di denaro. Il benzinaio chiama i carabinieri che organizzano tutto. E così la 51enne viene arrestata, in flagranza di reato. Ai militari spiega di aver agito per colpa della crisi. Il giudice le crede e accetta il patteggiamento proposto dal suo legale, 14 mesi di condanna ossia nei termini della sospensione condizionale della pena detentiva (il limite sono i due anni). La donna può tornare a casa dai figli e dal marito, a fare i conti con la crisi economica, ma si spera con l’aiuto di qualcuno a tornare anche nella legalità.