Le auto nuove non si comprano, aumentano le spese per la manutenzione

Meno soldi per acquistare l’auto nuova, più spese per la manutenzione e la riparazione. Nel 2011, infatti, sono diminuite drasticamente le immatricolazioni (-10,9 per cento), mentre sono cresciute del 2,7 per cento le spese per sistemare e tenere in perfetta efficienza l’auto (30 miliardi di euro contro i 29,3 del 2010). I dati emergono da uno studio condotto dall’Osservatorio Autopromotec, che è la struttura di ricerca di Autopromotec, la più specializzata rassegna espositiva internazionale delle attrezzature e dell’aftermarket automobilistico. Le ragioni che hanno determinato la crescita della spesa sono diverse.
Secondo lo studio, oltre alla crescita dei prezzi, c’è stato un continuo aumento delle auto in circolazione. Questo perché la forte contrazione degli acquisti di vetture nuove che si è registrata negli ultimi anni è stata determinata dal rinvio della sostituzione di autovetture ormai pronte per passare di mano o per esser rottamate, vetture che i loro proprietari hanno tenuto comunque in esercizio non potendosi permettere di acquistare una nuova auto.
“Inoltre, sulla crescita del parco circolante”, spiega una nota dell’Osservatorio Promotec, “ha influito la domanda di prima motorizzazione, che con la crisi si è assottigliata, ma non si è certo annullata. Ad un maggior numero di auto in circolazione corrispondono maggiori esigenze di prestazioni di autofficina e a far crescere il numero degli interventi delle officine di autoriparazione contribuisce anche l’invecchiamento del parco legato alle sostituzioni rinviate per la crisi. Infine vi è un alto fattore che ha fatto aumentare la spesa del ricorso all’officina ed è la crescita dei prezzi”.
In ogni caso non sono mancati fattori di contenimento della spesa. “In particolare ha operato anche nello scorso anno la tendenza di lungo periodo a rendere meno necessario il ricorso all’officina per effetto del progressivo miglioramento qualitativo delle autovetture”.