In Italia non si respira più: le città più inquinate sono Parma, Cremona e Vicenza

Le temperature solo salite e i termosifoni si sono abbassati, ma la qualità dell’aria in Italia non accenna a migliorare. Segno chiaro che il traffico e l’assenza di precipitazioni in alcune regioni del Nord fanno crescere le concentrazioni di ossidi di azoto, ozono troposferico, ma soprattutto polveri sottili Pm10 e sottilissime Pm 2,5. La denuncia è stata portata questa volta da Legambiente e dalle Ferrovie dello Stato nel giorno della partenza del Treno Verde 2012. 

Il treno è infatti ancora uno dei mezzi meno inquinanti a livello di polveri sottili. A soli due mesi dall’inizio del 2012, sono 27 i capoluoghi della nostra Penisola che hanno già esaurito i 35 superamenti annuali del limite medio giornaliero di emissioni (50 g/m3) per la protezione della salute umana previsti della normativa vigente (Dm 60/2002; Dlgs. 155/2010). A guidare l’infausta classifica troviamo Parma, Cremona e Vicenza con rispettivamente 52, 47 e 46 giorni di “malaria”. Seguono a ruota Alessandria, Brescia, Verona e Vercelli: una nuvola di smog sembra avvolgere il nord del Paese, ma anche il Centro-Sud rientra nell’elenco delle città più inquinate con Frosinone e Benevento, dove sono stati rilevati rispettivamente 44 e 38 sforamenti dei valori limite.