Potere dei soldi. Quelli che mancano all’interno dei portafogli degli italiani, quelli che servono per mantenere l’automobile. E così l’amata quattro ruote resta in garage, sostituita da altri mezzi di trasporto. Secondo il 19° rapporto Aci-Censis, un patentato su cinque ha ridotto l’uso dell’auto, con i giovani che ricorrono sempre più spesso ad autobus e scooter, mentre gli over 45 scelgono la bicicletta o decidono di andare a piedi. Il motivo è chiaro: l’auto costa sempre di più, 3.278 euro in media nel 2011 contro i 3.191 euro del 2010, con un incremento del 2,7 per cento.
Secondo il rapporto, pesano l’aumento del carburante, che incide sulla spesa per quasi la metà (1.530 euro all’anno), l’assicurazione che costa in media 715 euro (+2,9 per cento) e il caro parcheggi, lievitati del 5,3 per cento (218 euro di spesa). Sono poi in forte aumento le multe (+18 per cento), per i maggiori controlli. A fronte di questi aumenti, l’automobilista risparmia sulla manutenzione ordinaria (-15,2 per cento), salvo poi incorrere in spese più consistenti in via straordinaria (+8,5 per cento).
Nel 2011, dice il rapporto, 20,6 patentati su cento dichiarano di aver ridotto l’uso dell’auto. Cala anche il numero dei giorni d’uso: 4,6 giorni a settimana, rispetto ai 5,1 del 2010. L’auto si conferma il mezzo preferito degli italiani, ma per la prima volta dal 2007 scende sotto quota 90 per cento, calando all’83,9 per cento. L’aumento dei costi fa aumentare il car sharing, che rimane una nicchia, estesa a una dozzina di aree metropolitane. Aci e Censis rilevano comunque una crescita di interesse: l’11,4 per cento degli automobilisti sarebbe disposto a rinunciare alla propria auto se la condivisione venisse incrementata.