Basta con l’inquinamento e i rifornimenti di benzina e gasolio. Entro il 2050 dovranno sparire dalle strade delle città le auto con motori tradizionali. Lo ha stabilito la Roadmap europea per i trasporti. Via libera, quindi, alle auto elettriche che rappresenteranno la mobilità del futuro. Proprio per favorire una ricerca chiamata “Green eMotion” – nella quale sono associati costruttori di automobili, industrie, aziende elettriche tra le quali l’Enel, centri universitari e Comuni – l’Unione europea ha deciso di investire 24,2 milioni di euro. Lo scopo della ricerca è quello di fissare standard comuni per lo sviluppo dell’auto elettrica.Il progetto prevede l’uso pratico di oltre 2.000 vetture elettriche in 12 città europee, tra le quali Roma e Pisa. Sono addirittura 42 i partner che parteciperanno all’iniziativa: dai costruttori di automobili (Bmw, Daimler, Micro-Vett, Renault e Nissan), ai centri universitari e di ricerca, alle industrie (Alstom, Better Place, Bosch, Ibm, Sap, Siemens) e ai Comuni. Il costo totale dell’iniziativa è stato valutato in 41,8 milioni di euro. “Il trasporto attualmente dipende al 96 per cento dal petrolio. Ciò è insostenibile. Entro il 2050 il taglio di emissioni di Co2 per i trasporti dovrà essere di almeno il 60 per cento”, ha detto il Commissario europeo. “Per ottenere questo risultato la strategia è quella di passare alle vetture elettriche nelle città”. Il progetto, quadriennale, è il più importante per la ricerca nel settore dei trasporti e verrà finanziato con i fondi comunitari del settimo programma quadro. L’obiettivo della Commissione è quello di fornire per la prima volta indicazioni per lo sviluppo della mobilità elettrica attraverso il confronto di dodici iniziative attuate a livello regionale e nazionale in otto diversi Stati membri dell’Ue. In particolare si vogliono confrontare gli approcci diversi, per esempio sui punti di ricarica e sulla facilità del loro utilizzo, contribuendo così all’individuazione di migliori soluzioni per il mercato Ue. Il progetto riguarderà tutti i diversi tipi di veicoli elettrici, lo sviluppo delle “smart grids”, così come il più complessivo concetto della mobilità urbana. Sarà creata inoltre una piattaforma interoperabile per consentire di far interagire i nuovi servizi di trasporto e per migliorare gli standard della mobilità elettrica esistente.