Nel 2010 le immatricolazioni di autocarri per il trasporto merci di portata superiore a 3,5 tonnellate sono state 7.332, il 19,2 per cento in meno rispetto al 2009. I dati sono stati diffusi dal Centro Ricerche Continental Autocarro, che ha preso in esame anche i valori relativi agli autobus, per i quali il trend è invece in crescita: +9,6 per cento. Quello degli autocarri è un dato particolarmente negativo, soprattutto se confrontato con quello del mercato automobilistico (-9,2 per cento secondo l’Unrae), e con quello dei veicoli commerciali leggeri (+6,2 per cento).
A dispetto del trend negativo, ci sono alcune regioni che hanno chiuso il 2010 con il segno più: in particolare, la Calabria (+29,6 per cento), il Molise (+28,6 per cento) e la Liguria (+9,9 per cento). In netto calo, invece, le immatricolazioni registrate in Basilicata (-42,9 per cento), Lazio (-55,9 per cento) e Friuli Venezia Giulia (-58 per cento). Le ragioni di questo andamento negativo, sostiene il Centro Ricerche Continental Autocarro in una nota, sono da ricercarsi negli effetti della crisi economica, che ha colpito in maniera significativa le aziende di trasporto pesante, inducendole in molti casi a rinviare a tempi migliori la sostituzione dei mezzi delle loro flotte. Tra l’altro le aziende di trasporto pesante nei primi tre mesi del 2010 non hanno potuto usufruire della coda degli incentivi statali alla rottamazione del 2009, a differenza di quanto successo nel mercato dei veicoli commerciali leggeri: questi ultimi, infatti, proprio nel primo trimestre del 2010 hanno fatto registrare un aumento delle immatricolazioni del 26 per cento rispetto allo stesso periodo del 2009, aumento che si è rivelato decisivo per far chiudere l’anno con un dato positivo.
Decisamente diversa la situazione degli autobus. Le nuove immatricolazioni sono state 3.783 (+9,6 per cento). A livello regionale spicca l’incredibile performance della Liguria (+285 per cento), seguita da Veneto (+ 84,3 per cento) e Calabria (+55,2 per cento). Negativi i dati del Friuli Venezia Giulia (-36,9 per cento), della Campania (-44,2 per cento) e del Trentino Alto Adige (-50,7 per cento).
“Le previsioni per il 2011”, sostiene Daniel Gainza, direttore commerciale di Continental CVT, “vedono un mercato degli autobus che continua nella sua fase di ripresa con un’ulteriore crescita. Per quanto riguarda invece il mercato degli autocarri per il trasporto merci di portata superiore a 3,5 tonnellate la situazione è ancora incerta. Siamo infatti in attesa che si rafforzi la ripresa economica che dovrebbe portare i suoi benefici effetti anche nelle immatricolazioni di autocarri pesanti. Vi è inoltre da mettere in evidenza che un ulteriore impulso positivo per la ripresa del mercato potrebbe venire da quelle aziende di trasporto che negli anni scorsi hanno deciso di rimandare la sostituzione dei loro autocarri, sostituzione che in molti casi non può più essere differita. Infine in termini statistici la tendenza al calo delle immatricolazioni di autocarri pesanti potrebbe risultare attenuata anche perché nel 2011 il confronto sarà effettuato con il 2010, anno in cui le immatricolazioni di autocarri per il trasporto merci di portata superiore a 3,5 tonnellate hanno toccato i livelli più bassi degli ultimi anni”.