Scatta il 5 maggio per le imprese di autotrasporto il via alla corsa per richiedere gli incentivi a fondo perduto per l’acquisto di mezzi pesanti a elevata sostenibilità ambientale: camion elettrici, ibridi, alimentati a Gnl o Lng destinati a far compiere un ulteriore passo in avanti nel percorso della transizione ecologica per il quale il governo, con un Decreto ministeriale del novembre scorso, ha stanziato 50 milioni di euro. Gli incentivi sono riservati alle imprese di autotrasporto, iscritte all’Albo e al Reb, che operano nell’autotrasporto merci conto di terzi, prevedono un importo massimo fissato, per azienda, a 700mila euro, e sono a fondo perduto calcolati in base alla tipologia e alla massa del camion con un aumento del contributo se l’acquisto del nuovo mezzo pesante avviene contestualmente alla rottamazione di un vecchio veicolo. Continua a leggere
Archivi giornalieri: 28 Aprile 2025
Pensione anticipata per i camionisti: ecco chi può ottenerla e la strada da seguire per richiederla
Quello del camionista , si sa, è un lavoro usurante. Un riconoscimento, sancito da un decreto legislativo del 2011 (considerate le ore trascorse nel traffico snervante con la concentrazione sempre al massimo per evitare possibili incidenti che, viste le dimensioni del mezzo, potrebbero avere conseguenze pesantissime) grazie al quale gli autisti di mezzi pesanti che operano nel settore autotrasporto possono beneficiare di misure come l’anticipo pensionistico, ovvero un’indennità che permette di anticipare il pensionamento per i lavoratori che si trovano in difficoltà. Un “aiuto”, del valore fino a 1500 euro mensili riconosciuti a chi abbia un’età superiore ai 63 anni e 5 mesi e che abbia versato regolarmente i contributi per un periodo di almeno 30 anni, Continua a leggere
Pit stop della salute, la sosta ai box-ambulatori che fa vincere la corsa contro le malattie
In una gara di Formula 1 un Pit stop può risultare decisivo per un pilota per vincere o perdere. Per un “pilota” di camion un Pit stop può essere ancora più importante: può addirittura consentire di diagnosticare e, dunque curare al meglio, una malattia o di prevenirla. Accade con il “Pit stop della salute” che Fai, la federazione degli autotrasportatori italiani, di Bergamo (clicca qui per navigare sul sito) ha fatto puntualmente ripartire (e con “prestazioni” degne delle squadre di meccanici dei team più forti della F1) dai propri “box”, i moderni ambulatori realizzati all’interno della propria sede a Orio al Serio in via Portico 15, per i propri associati. Per la precisione due Pit stop diversi.
Continua a leggereForze dell’ordine attente: se la divisa contiene queste fibre può essere pericolosa per la salute
Ci sono uomini in divisa che vigilando sulle strade (e facendo prevenzione contro possibili eccessi di velocità e manovre spericolate, e dunque incidenti) difendono la salute degli automobilisti e di qualunque altro cittadino si sposti, con altri mezzi o a piedi. Ma ci possono essere anche automobilisti che “vigilano” sulla salute degli uomini in divisa. Come dimostra la storia di uno di loro, un “cittadino e automobilista” per il quale quest’ultimo termine suona a dire la verità decisamente riduttivo, considerato che da pilota di Formula 1 ha corso oltre 100 Gran premi. Prima d’imboccare la strada, una volta tolto il casco e abbandonati i circuiti, che l’ha guidato a diventare imprenditore, fondando fra le varie aziende anche un’impresa che ha come obiettivo tutelare proprio la salute di migliaia di uomini in divisa che ogni giorno operano sulle strade e che, incredibilmente, può essere messa in pericolo proprio dalla divisa che indossano. Lui è Piercarlo Ghinzani, ex pilota Continua a leggere