Navi da crociera a idrogeno: con Fincantieri e Viking il futuro è diventato il presente

Nel mare di navi costruite attraverso i secoli moltissime sono “sprofondate” nel dimenticatoio, altre sono diventate famose, alcune addirittura leggendarie per aver saputo aprire nuove rotte, per aver consentito all’uomo di “navigare” in una nuova era tecnologica. Una categoria, quest’ultima, in cui si candida a entrare di diritto la “Viking Libra”, prima nave da crociera al mondo alimentata a idrogeno, commissionata a Fincantieri da Viking, compagnia di crociere con sede sede a Basilea, in Svizzera, e a Los Angeles, California. La prima nave in grado di navigare e operare a zero emissioni, grazie alle riserve di idrogeno stoccate a bordo e utilizzate sia per la propulsione sia per la generazione di energia elettrica a bordo, e dunque in grado di accedere anche alle aree più sensibili dal punto di vista ambientale. Il tutto grazie a un nuovo sistema di propulsione a idrogeno di ultima generazione che, come sottolinea una nota diffusa dal Gruppo cantieristico italiano , “è combinato con una tecnologia avanzata a celle a combustibile che consente di generare fino a sei megawatt di potenza, stabilendo un nuovo standard per gli sforzi di decarbonizzazione del settore”. Attualmente in costruzione nello stabilimento Fincantieri di Ancona, con consegna prevista per la fine del 2026, la Viking Libra (che nel 2027 vedrà varare anche la gemella Viking Astrea in costruzione nello stesso cantiere di Ancona) ha una stazza lorda di poco più di 54mila tonnellate e una lunghezza di 239 metri e potrà ospitare fino a 998 persone in 499 cabine. Un progetto destinato a scrivere un nuovo straordinario capitolo nella storia della cantieristica navale mondiale con protagonista una volta di più la capacità italiana di raggiungere sempre nuovi traguardi, grazie alla capacità di tracciare nuove rotte. Come ha saputo fare Fincantieri integrando “nuove tecnologie dirompenti a bordo”, come si legge nel comunicato stampa che attribuisce i giusti meriti anche al “contributo fondamentale fornito da Isotta Fraschini motori (Ifm), società controllata di Fincantieri specializzata in tecnologie avanzate a celle a combustibile, i cui responsabili hanno saputo rispondere alla perfezione alla domanda di fornire soluzioni su misura per Viking Libra”. Soluzioni come quelle, per esempio, che consentiranno alla nave di dotarsi “di soluzioni inedite per il carico e lo stoccaggio dell’idrogeno direttamente a bordo, grazie a un sistema containerizzato pensato per superare le attuali criticità della catena di approvvigionamento. L’idrogeno”, prosegue poi l’annuncio, “alimenterà un sistema di celle a combustibile a membrana elettrolitica polimerica (Pem), specificamente ottimizzato per le operazioni crocieristiche, progettato e realizzato da Ifm, rafforzando il ruolo di Ifm come leader nell’adozione di carburanti green e sistemi energetici all’avanguardia per i settori marittimo e terrestre”. “Con Viking Libra non solo stiamo consegnando la prima nave da crociera al mondo alimentata a idrogeno stoccato a bordo, ma stiamo anche rafforzando il nostro impegno nel plasmare il futuro del trasporto marittimo sostenibile”, ha dichiarato Pierroberto Folgiero, amministratore delegato e direttore generale di Fincantieri. “Questo traguardo segna un momento fondamentale nel nostro percorso verso il net-zero, pienamente in linea con il nostro piano industriale, e sottolinea il ruolo di Fincantieri come catalizzatore della transizione del settore.  E una prova concreta della nostra visione per un’industria crocieristica più sostenibile, stabilendo nuovi standard di innovazione”. “Fin dall’inizio abbiamo progettato le nostre navi fluviali e oceaniche con attenzione per ridurne i consumi di carburante e siamo molto orgogliosi che Viking Libra e Viking Astrea saranno ancora più ecologiche”, ha aggiunto Torstein Hagen, presidente e amministratore delegato di Viking. “Viking ha preso la decisione responsabile di investire nell’idrogeno, che rappresenta una vera soluzione a zero emissioni. Non vediamo l’ora di accogliere la prima nave da crociera al mondo alimentata a idrogeno nella nostra flotta nel 2026”.

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