Case viaggianti: quelle degli atleti alle Olimpiadi di Cortina guideranno anche il turismo open air

Immaginate un’intera via o addirittura un intero quartiere di una città  che si “mette in viaggio”, con decine di case pronte a percorrere centinaia di chilometri: un incredibile “trasloco” pronto ad avvenire per i Giochi olimpici invernali di Milano-Cortina 2026 , con  377 “mobile home” che ospiteranno i 1.400 atleti partecipanti. Una di quelle case viaggianti,  lunghe 8,60 metri e larghe 4,50 metri, il suo primo tragitto l’ha già compiuto, per raggiungere Milano e diventare una delle attrazioni dell’edizione 2025 di Milano Design Week, maxi evento abbinato al  Salone del Mobile che con le centinaia di appuntamenti diffusi in città, fra mostre, installazioni, incontri con i designer, aperture straordinarie di palazzi storici ed edifici industriali, ha reso Milano la  capitale mondiale del design. Un “primo viaggio” per la  mobile home ‘modello Cortina’ che a Milano ha trovato, ad accoglierla, anche uno “spettatore” particolarmente interessato: il  presidente di Faita Federcamping Alberto Granzotto intervenuto a uno degli incontri di approfondimento sostenuti dall’azienda  Crippacampeggio (vincitrice della procedura a evidenza pubblica per la realizzazione del Villaggio olimpico a Fiames, in provincia di Belluno) per vedere in anteprima la nuova versione “ a cinque cerchi di un “prodotto” perfetto per fare da “testimonial” a “una modalità di turismo open air che si sta sempre più affermando come leader di uno stile di ospitalità che coniuga il comfort alla sostenibilità e all’accessibilità”.  Case mobili  “al 100 per cento Made in Italy” che, agli occhi di Alberto Granzotto, la loro “medaglia olimpica” l’hanno già conquistata grazie alla capacità di “garantire funzionalità, accessibilità e benessere, con arredi ergonomici, spazi ottimizzati e sistemi di domotica, a dimostrazione di quanto il settore, anche sul fronte della produzione, stia compiendo passi da gigante”. Il tutto con uno sguardo proiettato anche al “dopo olimpiadi invernali”, quando terminati i Giochi, le 377  mobile home “avranno una seconda vita e saranno inserite in altri contesti, come per  esempio il settore del turismo open air, sempre più diffuso e destagionalizzato”.  Case viaggianti”, ha concluso il presidente di Faita Federcamping , diventate già l’emblema di quanto  siano fondamentali le sinergie tra il mondo produttivo e il sistema del turismo open air, settore che con 2600 imprese all’aria aperta  realizza oltre il 25% dell’offerta turistica nazionale”, E che con i nuovi modelli olimpici è pronto “a raggiungere livelli sempre più alti di qualità, accoglienza e sostenibilità”.